Senza un saldatore adeguato mi sono arrangiato con la pistola termica e ha funzionato alla grande:
il grosso del lavoro l'ha fatto la pistola tarmica.
Ah, la tenuta è perfetta.
Mi sono aiutato solo con un saldatore elettrico a pistola da 100W per poter stendere il cordone, maRiparare rubinetto scoppiato dal gelo
Riparare rubinetto scoppiato dal gelo
Nessuna buona azione resta impunita
Clare Boothe Luce
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- mariobrossh
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Re: Riparare rubinetto scoppiato dal gelo
ottimo ma cosa hai usato per tappare il buco dello stagno ?
Condividere un'idea è sempre una buona idea
- °°Giacomo°°
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Re: Riparare rubinetto scoppiato dal gelo
ciao giovanni, come sempre
se hai voglia, spiegheresti cosa serve per realizzare saldature come questa?
So che ci vuole una pasta (si chiama pasta stagna?) ma non so se sarei in grado qualora dovessi provarci
se hai voglia, spiegheresti cosa serve per realizzare saldature come questa?
So che ci vuole una pasta (si chiama pasta stagna?) ma non so se sarei in grado qualora dovessi provarci
Re: Riparare rubinetto scoppiato dal gelo
@mariobrossh
Non c'era un buco, era solo un cretto di circa 3cm di lunghezza
@giacomo
Allora, io avevo a portata di mano: saldatore a pistola da 100W, la pistola termica, la pasta salda e
un rocchetto di filo di stagno da 1mm animato. Chiaramente, tutto il problema era riuscire a far superare
i 200 gradi di temperatura alla zona crettata, necessari per portare a fusione lo stagno e nello stesso tempo
avere la certezza di non fare un appicicaticcio ma far fondere bene lo stagno facendolo anche penetrare
nella fessura. Che poi è improprio parlare di fessura... difatti, nella pancia del rubinetto, il ghiaccio aveva
si fatto gonfiare l'ottone aprendolo, ma poi, dopo che è aumentata la temperatura esterna, in pratica i lembi
del metallo si sono richiusi su se stessi, e si notava solo una setolatura a testimonianza della avvenuta rottura.
Le fasi di riparazione sono state queste:
- pulitura della zona per eliminare la vecchia ossidazione dell'ottone, cercando di allargare con la punta di
un taglierino la setolatura, in modo tale da facilitare la penetrazione dello stagno
- con la pistola termica(a 2) riscaldamento di tutta la zona ammalorata, per circa 10 minuti
- per capire se la temperatura era arrivata al punto giusto, con un cacciavite vi ho steso un velo di pasta salda
che, difatti, si è subito liquefatta
- ciò significava che era il momento giusto di usare lo stagno: con il saldatore da 100W ho creato delle gocce
contigue che ricoprissero abbondantemente, sia in larghezza che spessore, tutta la setolatura.
- poi, siccome che nel frattempo il metallo si era un po raffreddato, ho usato nuovamente la pistola termica
per riscaldare nuovamente la zona. E in questo modo tutte le gocce colate con il saldatore elettrico, si sono
sciolte nuovamente creando il cordone che avete visto in foto.
All'inizio l'ho fatto senza molta convinzione, così tanto per fare... perché comunque ero già rassegnato alla
sostituzione del rubinetto. Invece è stata una scoperta; vedere cosa si può arrivare a fare con la pistola
termica. Tutta esperienza. Che, magari, un giorno, spero potrà essere utile anche ad altri.
Non c'era un buco, era solo un cretto di circa 3cm di lunghezza
@giacomo
Allora, io avevo a portata di mano: saldatore a pistola da 100W, la pistola termica, la pasta salda e
un rocchetto di filo di stagno da 1mm animato. Chiaramente, tutto il problema era riuscire a far superare
i 200 gradi di temperatura alla zona crettata, necessari per portare a fusione lo stagno e nello stesso tempo
avere la certezza di non fare un appicicaticcio ma far fondere bene lo stagno facendolo anche penetrare
nella fessura. Che poi è improprio parlare di fessura... difatti, nella pancia del rubinetto, il ghiaccio aveva
si fatto gonfiare l'ottone aprendolo, ma poi, dopo che è aumentata la temperatura esterna, in pratica i lembi
del metallo si sono richiusi su se stessi, e si notava solo una setolatura a testimonianza della avvenuta rottura.
Le fasi di riparazione sono state queste:
- pulitura della zona per eliminare la vecchia ossidazione dell'ottone, cercando di allargare con la punta di
un taglierino la setolatura, in modo tale da facilitare la penetrazione dello stagno
- con la pistola termica(a 2) riscaldamento di tutta la zona ammalorata, per circa 10 minuti
- per capire se la temperatura era arrivata al punto giusto, con un cacciavite vi ho steso un velo di pasta salda
che, difatti, si è subito liquefatta
- ciò significava che era il momento giusto di usare lo stagno: con il saldatore da 100W ho creato delle gocce
contigue che ricoprissero abbondantemente, sia in larghezza che spessore, tutta la setolatura.
- poi, siccome che nel frattempo il metallo si era un po raffreddato, ho usato nuovamente la pistola termica
per riscaldare nuovamente la zona. E in questo modo tutte le gocce colate con il saldatore elettrico, si sono
sciolte nuovamente creando il cordone che avete visto in foto.
All'inizio l'ho fatto senza molta convinzione, così tanto per fare... perché comunque ero già rassegnato alla
sostituzione del rubinetto. Invece è stata una scoperta; vedere cosa si può arrivare a fare con la pistola
termica. Tutta esperienza. Che, magari, un giorno, spero potrà essere utile anche ad altri.
Nessuna buona azione resta impunita
Clare Boothe Luce
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