giovanni ha scritto:

giovanni ha scritto: Lasciando tutto attaccato, credo che mettendo il tester in modalità "tensione" si riesca ugualmente a stabilire le due condizioni apertura-chiusura
del termostato. Difatti nel momento che i contatto chiude il tester segnerà zero volt, mentre quando apre darà una tensione. Nel nostro caso
non ci interessa quanta tensione segnerà, ma solo la variazione di stato: quando segna zero è matematico che il contatto è chiuso.

Bobs ha scritto: Ho capito il discorso ma mi togli una curiosità? in questo caso non arriva tensione dalla caldaia anche se il contatto rimane aperto? Penso a questo punto che i morsetti dell'alimentazione della rete elettrica della caldaia con quelli del termostato ambiente non comunicano giusto?
E poi quando il contatto si chiude non dovrebbe segnare nel multimetro 220 volt?

Mi immagino che i contatti del termostato facciano capo a un relé della scheda. Per cui quando i contatti del termostato aprono avrai i Volt della bobina e quando si chiudono avrai 0Volt. Comunque anche ammesso e non concesso che tu avessi la tensione di rete sui contatti, il concetto non cambierebbe: contatti chiusi significherebbero sempre 0Volt e aperti 220Volt.
Per cui, rispondendo alle tue domande:
- si, quando il contatto rimane aperto arriva tensione dalla caldaia
- non comunicano perché nel mezzo c'è un relé della scheda
- anche se il contatto agisse direttamente sulla 220V, quando è chiuso ai suoi capi la tensione è sempre zero.
Se poi non vuoi sbagliare, prima metti il tester su corrente alternata 600V (nel caso che ci sia la 220V) e poi lo metti in corrente continua a 200V.