Salve,

Ho letto sul web che di recente, nell'ambito della ecosostenibilità, si stanno portando avanti materiali economici e non nocivi per l'isolamento termico/acustico delle case. Ho letto che nelle intercapedini delle pareti si può mettere fibra di cellulosa per insufflaggio e questo mi ha fatto pensare alla eventualità di poter riutilizzare i vecchi giornali, cartoni da buttare, etc allo scopo.

Preciso che è che solo una idea e, non essendo nè chimico nè competente in materia, potrebbe anche essere campata in aria. Chiedo quindi a voi se conoscete un metodo per fare in casa del materiale coibentante partendo appunto da fogli di giornali e simili. Parlo di "materiale coibentante" perchè, nella mia idea, si dovrebbe avere la possibilità di modellarlo per poterlo impiegare per il maggior numero di casi possibili, per esempio la cuccia del proprio cane sul balcone o per isolare ulteriormente un boiler in una stanza fredda.
Purtroppo sul web non ho trovato guide a proposito ma solo articoli che ne parlano senza spiegare come e se si possa fare da soli.

Che ne pensate?

Il problema dell' isolamento in cellulosa è renderlo idrorepellente ed ignifugo.
Ti allego i link a pdf del politecnico di Torino che ha effettuato studi ed esperienze in merito:
http://porto.polito.it/2506313/13/3.3_P ... _parte.pdf

http://porto.polito.it/2506313/12/3.3_P ... _parte.pdf

http://porto.polito.it/2506313/14/3.3_P ... _parte.pdf

http://porto.polito.it/2506313/11/3.4_M ... _parte.pdf

considera inoltre che coibentando l'intercapedine lasceresti scoperte le
travi perimetrali che essendo più fredde darebbero luogo alla formazione
di muffa da condensa

ciao,
non ho ben capito: cerchi un materiale isolante naturale già in commercio,
oppure vuoi realizzare qualcosa tu stesso?

@°°Giacomo°°
la seconda

@mariobrossh
non è mia intenzione coibentare le intercapedini delle pareti ma ho solo voluto portare un esempio a partire dal quale mi era venuta l'idea

@cabestano
grazie molte per i link, per adesso ho dato una rapida occhiata alle prime 2 parti del plaspaper.
al di là dei problemi di idrorepellenza ed imfiammabilità, vorrei capire come si ottiene all'atto pratico la "cellulosa di carta riciclata", come appare in questa pagina:
http://www.casapassiva.com/risparmio_en ... iclata.php
che a sua volta porta a questi pannelli:
http://www.kenaf-fiber.com/it/isolcell.asp
che hanno un valore lambda di 0,039 che è interessante e sono "termolegati senza aggiunta di collanti".

mi chiedo quindi se sia possibile produrre a casa una specie di materiale più resistente della cartapesta ma senza calce o sabbia come il plaspaper.

la cellulosa viene insufflata tramite pompe a pressione, non so cosa viene aggiunto perchè le ditte ovviamente queste cose le tengono per sè, ti dicono che aggiungono "sostanze" ma non cosa
confesso che non mi sono mai interessato in materia
però sono molto scettico su come si comporti questo materiale con eventuali condense interstiziali

se io personalmente dovessi costruire un isolante fai da te andrei sul legno, la fibra di legno oppure il sughero, che senza troppi trattamenti hanno ottimi valori

l'estate passata ho fatto insuflare nelle intercapedini dei muri perimetrali di casa mia un prodotto a base di cellulosa, da quello che ho capito è praticamente carta di giornale triturata, stabilizzata con sale borico (agente estinguente) e colla a secco, con l'umidità presente nell'intercapedine la colla "dovrebbe" fare da legante tra i mattoni.

presumo che si possano fare dei tentativi per "riprodurre" una situazione del genere, ovviamente un conto è insuflare una casa di 2 piani e allora serve una ditta specializzata, se non altro per la turbinetta di pompaggio, un conto è farlo, per sperimentare, sulla cuccia del cane, alla malaparata la cuccia la scuoti o la rifai ex novo.