A cauda dei termossifoni o forse del passare degli anni, l'impiallacciatura di rovere delle porte interne di casa presenta rugosità e, al momento, picole crepe e secchezza. Ho chiamato un soggetto che mi hanno indicato come no capace di risolvermi in qualche modo il problema, ma da lui ho solo saputo quale fosse il costo del suo lavoro ma non mi ha dato risposta alcuna alle mie legittime domande. Non mi ha detto, ad esempio, quale materiale avrebbe usato per ridare "umidità" alle porte ormai secche almeno sul lato che sta vicino ai termosifoni e inquanto tempo mo avrebbe portato a termine i lavoro. A vostro illuminato parere cosa devo pretendere da chi volesse occuparsi del lavoro di cui sopra? E' una dannazione,m ogni volta che miavvicino ad un artigiano devo per prima cosa diventar esperto del lavoro e poi pretendere che lo facciano secondo le mie indicazioni. Grazie infinite per l'aiuto. Buona domenica.

non è facile risponderti a distanza perché molto dipende dalle condizioni
della porta e sopratutto il cercare di stabilire con cosa era stata trattata la
porta come finitura. Quasi sicuramente, se non è molto vecchia, era sta
trattata con finitura poliuretanica. In ogni caso, per ottenere un buon
risultato la stesa va prima carteggiata e poi riverniciata, Se l'opacità è
molto leggera allora potresti provare a dargli un po di cera per mobili.

Bene. Mario, mi hai tranquillizzato. Posso chiedere a chi fece le porte nel 1987per sapere che tipo di materiale usò agli inizi. A me sembra verrnice per legno ma è preferibile h eme lo specifichi lui. Devo dire che le screpolature non sono ancora molto evidenti, solo al tatto si sente che sono secche. Ma quale è il metodo giusto per passarvi della cera per mobili? Quante mani bisogna dargli? Potrò stare in casa quando faranno i lavori o l'odore mi costringerà a lasciare casa? Grazie infinite, Mario.

Facciamo un po di chiarezza:

A me sembra verrnice per legno

ovviamente, ma ce n'è sono di molti tipi

Potrò stare in casa quando faranno i lavori o l'odore mi costringerà a lasciare casa

non credo ti facciano il lavoro a casa, a meno che non gli danno una
carteggiata leggera e poi una mano di finitura all'acqua a pennello, altrimenti
se usano vernici sintetiche e il compressore non è fattibile.

Ma quale è il metodo giusto per passarvi della cera per mobili? Quante mani bisogna dargli?

Per prima cosa guarda la porta in controluce se è solo opaca e la finitura
superficiale non è screpolata o tende a sfogliare allora prendi la cera
tipo questa, la trovi anche al brico.


pulisci bene la porta con uno sgrassatore asciughi bene aspetti 10 minuti
poi prendi un straccio morbido con un po di cera dal barattolo e la distribuisci
sulla porta con movimenti circolari, aspetti mezz'ora e con un
panno di lana (se fa freddo riscaldalo col phon) inizia a lucidare con forza
sempre con movimenti circolari fino a quando la superficie non risulti liscia
e abbastanza lucida, lavora sempre controluce, se il lavoro non ti soddisfa
ripeti la lucidatura il giorno dopo, se il panno di lana non cammina vuol dire
che hai dato troppa cera, riscalda la superficie col phon e giù di olio di
gomito cambiando la pezza di lana quando la vedi satura di cera.

Ottimo suggerimento, Mario e grazie per i disturbo che ti prendi. Come supponevo quelli che avrebbero dovuto farmi il lavoro pensavano solo a guadagnarsi deldenaro, ma non credo che avessero esperienza nel ramo. Come ti dicevo ho consultato l'ebanista che me le fece nel 1986. Oggi ha anche due figli ebanisti e ha detto che saranno loro a spruzzerle con la vernice, la stessa e gli stessi metodi usati all'epoca. Credo che sia la cosa migliore anche perchè non sarei fisicamente in grado di lavorare 10 porte e l?affidarsi a terzi, come stavo facendo, non credo che sia la cosa migliore. Comunque, le istruzioni suggeritemi mi saranno do sicuro utili in altri casi e di certo a tanti atri lettori del nostro Forum. Sei un Campione, bravo, paziente e
con tanto senso dell'amicizia. Un abbraccio. Francesco