Per un lavoro che ho dovuto fare, mi son dovuto inventare questo attrezzo.
Le invenzioni si fanno sempre un po' con il contributo del subconscio, e ora guardandolo bene lo rassomiglio a tanti oggetti visti in passato.
Visto che mi stimola i ricordi, provo a mostrarvelo per vedere se anche a voi fa lo stesso effetto.

A cosa potrebbe servire, e a cosa vi fa pensare?




P.s. Non è un concorso a premi, perciò non mi reclamate vincite

almeno dicci il settore, così com'è mi ricorda uno slamatore (attrezzo usato
dai pescatori per togliere l'amo dal pesce) o un ago per cucire le reti boh

Bhè dire il settore è un po' difficile, ma nelle parole che hai scritto c'è la sua funzione di base.
Poi l'applicazione l'ho ideata per tutti quei posti dove è impossibile da farsi senza smontare tutto o senza averci l'accesso diretto..... :

non mi dire che quella pinzetta a coccodrillo si apre spingendo il perno
dalla parte opposta

Sei fuori strada, la pinzetta gioca un ruolo indipendente e molto marginale.
Tutto viene fatto grazie a quei due ardiglioni contrari...

mi arrendo

Capisco che indovinare cosa mi è passato per la testa non sia facile, così mi dice anche mia moglie
Cmq in parole povere l'attrezzo mi è servito per cucire un tendone da sole senza poter accedere all'altro lato (che è nel vuoto in alto da terra fuori da un balcone)

Per spiegarlo in due parole come funziona non è semplice ma ci proverò.
Il primo ardiglione porta fuori un anello di filo dal foro che fa il punteruolo, si sfila l'attrezzo e rimane l'anello di filo nella stoffa. Poi si ripete senza il filo con il fare un secondo buco di fianco al primo, si inclina l'ago in modo che entri nell'anella rimasta in sospeso e si ritrae indietro.
Il secondo ardiglione recupera il filo dalla nostra parte e si prosegue con il rammendo.

Per la pinzetta l'ho messa in un secondo tempo quando lo stesso attrezzo l'ho utilizzato su un telo ombreggiante con un filo di ferro plastificato da 1mm, mi serviva per arrotolare i due capi fra loro al termine di ogni legaccio.

Ora potete ridere alle mie spalle...

Semplice e geniale: la prima "tacca" spinge il filo verso il basso in un foro e l'altra lo tira dal foro adiacente... e cosi via.

Infatti ricorda molto la subbia/lesina dei calzolai.

o un ago per cucire le reti boh

e pensare che c'ero quasi arrivato

gibor ha scritto:Capisco che indovinare cosa mi è passato per la testa non sia facile, così mi dice anche mia moglie
Cmq in parole povere l'attrezzo mi è servito per cucire un tendone da sole senza poter accedere all'altro lato (che è nel vuoto in alto da terra fuori da un balcone)

Per spiegarlo in due parole come funziona non è semplice ma ci proverò.
Il primo ardiglione porta fuori un anello di filo dal foro che fa il punteruolo, si sfila l'attrezzo e rimane l'anello di filo nella stoffa. Poi si ripete senza il filo con il fare un secondo buco di fianco al primo, si inclina l'ago in modo che entri nell'anella rimasta in sospeso e si ritrae indietro.
Il secondo ardiglione recupera il filo dalla nostra parte e si prosegue con il rammendo.

Per la pinzetta l'ho messa in un secondo tempo quando lo stesso attrezzo l'ho utilizzato su un telo ombreggiante con un filo di ferro plastificato da 1mm, mi serviva per arrotolare i due capi fra loro al termine di ogni legaccio.

Ora potete ridere alle mie spalle...

Geniale davvero! Leonardo Da Vinci sarebbe fiero di te!