Salve a tutti, sto cercando di capire come diavolo funziona internamente la piedinatura di un potenziometro con il 4° pin (quello del controllo livello loudness per intenderci)

Nelle mie cianfrusaglie non ho nulla da poter smontare per potere ispezionarlo, mentre in rete trovo disegni che non corrispondono alle misure che rilevo su di un mio amplificatore.
Questo sarebbe indicativamente, stando a quello che rilevo come dovrebbe essere internamente



mentre la discussione più simile che ho trovato in rete è questa

Stando a quello che dice quel tipo in quel forum potrebbe esserci corrispondenza fra i due, salvo il fatto che si contraddice in alcuni passaggi delle sue misure.

Per facilitare il confronto ho mantenuto nel mio disegno la stessa simbologia usata da quell'utente.
Però di fondo quello che riscontro io è che la quarta presa è fissa in un certo punto della pista resistiva fra 1 e 3 (come in un partitore). Se realmente fosse così il comportamento del loudness sarebbe secondo me strano, sarebbe massimo in zona centrale, mentre agli estremi sarebbe minimo...
Io ho sempre pensato dovesse avere la massima influenza al minimo del volume, mentre via via che lo si alza deve attenuarsi l'esaltazione...

Qualcuno appassionato di elettronica o di hifi ha conoscenze specifiche in merito?

Io lo eliminerei, anche se il suo funzionamento ha una base scientifica
http://www.tnt-audio.com/ampli/loudness.html

Chi invecchia spesso ha bisogno dei rinforzi per udire meglio, e pensa un po', debbo costruirne uno con una curva più esaltata della norma...

Argomento troppo specifico per un forum come questo, cmq se a qualcuno capita di avere lo
stesso dubbio sono risalito al nocciolo della questione.
Qualcuno ha messo in giro su google immagini sbagliate dello schema sul potenziometro con
presa fisiologica
questa è tratta da un datasheet



se notate è un pallino il collegamento con il 4°pin, non una freccia come il cursore del potenziometro.

La presa fisiologica è realmente collegata sulla pista resistiva principale, a circa un terzo del valore
complessivo (su di un logaritmico è corrispondente +/- alla mezzeria della corsa)
Il funzionamento è ancora più semplice da capire.
Si comporta come se fosse un mixer a due ingressi.
Il segnale corretto che arriva dal filtro entra nella presa intermedia 4*pin
al solito posto sul 3* pin entra il segnale originale
sul 1* c'è la massa
e sul 2* il cursore a seconda della posizione preleva un mix dei due (fino ad 1/3 il corretto, poi
avanzando si mixa con l'originale fino in pratica a scomparire ogni correzione sulla risposta in frequenza.
E il tutto chiaramente va considerato identico per l'altro canale.

Incuriosito, ho fatto anche io qualche ricerca, ma senza risultati degni di nota.
Ho solo scoperto che , vista la difficoltà di reperimento, sono stati sostituiti da
accrocchi con commutatori a 22-24 posizioni con relativa resistenza ad ogni scatto, con linearità immaginabile....

Si ho notato che da tempo fanno di quegli aggeggi.
Non saprei dirti se lo fanno perché va di moda emulare i tritapepe digitali, o perchè dall'automotive quel tipo di selettore in condizioni estreme ha vita migliore.