Qualcuno ha esperienze in merito a queste nuove tecnologie?
Io sarò come San Tommaso, ma credere che su di uno spessore come uno strato di vernice, si possa ottenere differenze apprezzabili sull'isolamento di una stanza, mi lascia alquanto dubbioso.....
Ho saputo che qualcuno in un magazzino di rivendita gli hanno fatto toccare due colonne in cemento armato del capannone. Una pitturata con quella isolante, e una con la vernice tradizionale.
A suo dire al tatto era molto evidente la differenza, la pittura tradizionale era fredda, l'altra invece dava una sensazione di caldo.
Io non ho potuto verificare, ma mi pare una cosa veramente impossibile...
Visto i costi chiedevo pareri in giro, non si sa mai possa servirmi in futuro.

per chi non sa a cosa mi riferisco riporto un esempio trovato in rete
http://www.san-marco.com/ita/prodotti/superconfort.php

prodotto molto interessante vediamo se ci sono esperienze in merito perché vorrei
prenderlo anche io

ho usato questa
https://www.diasen.com/sp/it/p/cwc-stop-condense.3sp

... e sebbene non faccia miracoli, ho risolto al 99% i problemi di muffa in alcuni angoli freddi

non è che dia la sensazione di caldo, è piuttosto che, essendo più spessa e macroporosa, sembra più di toccare un tessuto che una pittura,
tanto che a vederla da vicino può vagamente ricordare l'aspetto del neoprene che si usa per le mute da sub (ne bastano 3 o 5 mm per tenere caldo il corpo del sub)

Bene qualcuno che ha fatto da cavia l'abbiamo trovato ...

essendo più spessa e macroporosa, sembra più di toccare un tessuto che una pittura

scherzi a parte questo mi pare più plausibile, anche se penso che gli spessori siano ben lontani dai 3-4mm.

In ogni caso senza dubbio grazie di aver condiviso la tua esperienza
Lo terrò in considerazione visto che quest'anno fra quelli che conosco, in tante case la muffa gli ha invaso le pareti. Sarà stata la stagione o che altro, ma pare stia diventando un problema molto diffuso.

questo dimostra che in italia le case, dal punto di vista energetico, non le sappiamo costruire

gibor ha scritto: scherzi a parte questo mi pare più plausibile, anche se penso che gli spessori siano ben lontani dai 3-4mm.

si mi sono spiegato male facendo l'esempio della muta da sub,
ovviamente per lo spessore della pittura siamo notevolmente inferiori a questi valori,
e nonostante questo comunque si riesce ad ottenere una superficie più "calda" che come dicevamo non rende possibile la condensa

mariobrossh ha scritto:questo dimostra che in italia le case, dal punto di vista energetico, non le sappiamo costruire

non è tanto che non le sappiamo costruire... anzi, ci sono leggi molto cautelative da questo punto di vista.. almeno sulla carta!

il problema è che i costruttori (parlando di nuove costruzioni) cercano di risparmiare il più possibile, sia sulla qualità dei materiali che sulle soluzioni costruttive e si capisce facilmente cosa comporta.
Nel nord italia (bolzano, trento.. etc) si ragiona in modo diverso e posso assicurarvi che i costi di costruzione sono ampiamente ripagati nel tempo sia sotto forma di risparmio che di qualità della vita di chi "vive" la casa


per fare un discorso generale negli ultimi anni il fenomeno delle muffe è aumentato in maniera esponenziale, e questo sembra strano ma è in parte dovuto al fatto che le case moderne sono sempre più "ermetiche"
cioè i moderni infissi a tenuta quasi perfetta non lasciano quel minimo di ricambio che avveniva una volta dai famosi "spifferi" delle vecchie finestre in legno, ed ovviamente il vapore non smaltito si trasforma in acqua nei punti freddi delle murature
e non credete al fatto che ci spacciano la muratura come traspirante... è proprio uno specchietto per le allodole perchè anche se la muratura fosse traspirante la % di vapore che si smaltirebbe da essa sarebbe comunque inferiore alla totalità

per fare un discorso generale negli ultimi anni il fenomeno delle muffe è aumentato in maniera esponenziale, e questo sembra strano ma è in parte dovuto al fatto che le case moderne sono sempre più "ermetiche"

La parola in parte è verosimile solo come statistica generale, conosco abitazioni che non hanno fatto assolutamente nessuna opera di ristrutturazione, ma che il fenomeno delle muffe è cmq esploso improvvisamente anche lì.
Non si può sapere se chi vive in quelle case abbia o meno cambiato abitudini, rimane però il fatto che è successo a tanti nella stessa situazione.
Personalmente ritengo che una fonte celata possibile di apporto di vapore possa essere il comune gas metano.
I fornelli li abbiamo tutti, e anche se esistono le prese per i ricambi d'aria, l'umidità generata dal gas viene assorbita dall'ambiente e diffusa in tutto l'appartamento. Dove chiaramente quando viene raggiunto punti a temperatura molto più bassa, ricondensa e lì può formare muffe.
Io stesso ho notato che a fornelli accesi si percepisce nei dintorni una nuvola di umidità, come pure altri parenti, facendo loro notare questa sensazione me lo hanno confermato. Ora la combustione genera vapore acqueo, ma se si aggiunge anche una maggiore saturazione prima di bruciarlo, ecco che le cose potrebbero essere cambiate. Noi non possiamo misurare la concentrazione di vapore acqueo già presente nelle tubazioni, ma il processo di odorazione, e la stessa provenienza, possono in qualche modo avere caratteristiche diverse dagli anni precedenti. E qui andiamo in cose che noi comuni cittadini difficimente potremmo sapere o cambiare.
Perciò per ora la difesa primaria dalle muffe rimane il ricambio d'aria forzato (ma costa in termini di spesa per il riscaldamento, e pure tanto) e quello di coibentare dove possibile le parti più fredde, per evitare il fenomeno di condensazione.
Adesso se un rimedio di verniciatura può sostituire in parte la coibentazione, una volta che è testimoniato dalle persone che lo hanno applicato, diventa realmente conveniente considerare di tentare prima di tutto questa soluzione.

gibor ha scritto: .............
Perciò per ora la difesa primaria dalle muffe rimane il ricambio d'aria forzato (ma costa in termini di spesa per il riscaldamento, e pure tanto) e quello di coibentare dove possibile le parti più fredde, per evitare il fenomeno di condensazione.
Adesso se un rimedio di verniciatura può sostituire in parte la coibentazione, una volta che è testimoniato dalle persone che lo hanno applicato, diventa realmente conveniente considerare di tentare prima di tutto questa soluzione.

esatto gibor, questo è il problema, le finestre in locali con media produzione di vapore andrebbero aperte 5 minuti ogni 2 ore, ma questo va perfettamente contro ogni logica di risparmio.

la soluzione è l'isolamento, e , dove non possibile, nel trovare un insieme di rimedi come questo in argomento al fine di arginare il problema...