Ho un mobile composto da una sorta di comò e una vetrina e un secondo costituito da una parte superiore una vetrina e due stipi sottostanti.
Non so di che legno si tratta ma è legno povero, tavole di un paio di cm o meno.
Il primo è semplicemente trattato con impregnante o mordente e probabilmente ha una finitura impiallacciata il secondo invece è verniciato con non so che tipo di vernice.
Mi è stato detto di scartavetrare l'intero mobile con carta abrasiva fine e poi dare semplicemente della cera lacca.
Il secondo invece mi è stato detto di sverniciarlo con uno sverniciatore, dare del mordente e poi cera lacca.
E' il giusto procedimento?
Che prodotti mi consigliate di utilizzare?
In particolare per quello verniciato, che tipo di sverniciatore dovrei utilizzare?
Inoltre, la cerca lacca va diluita in alcool etilico puro o va bene quello rosa?
Infine, entrambi i mobili presentano e i fori da tarlo, ma non sembra vi siano tarli vivi dato che non ci sono i tipici rumori.
Dovrei comunque trattarli?Con quali prodotti?

Intanto posta diverse foto ben fatte (no cellulare) in luce naturale dei mobili
lo sverniciatore è meglio non usarlo a meno che non sia verniciato con smalto o vernici,
in base allo stato in cui si trova va carteggiato o a legno oppure in maniera superficiale
in modo da rimuovere solo la patina superiore e poi dargli un paio di mani di finitura
se invece va portato a legno armati di molta pazienza, carta vetrata con grana 120 - 240 - 400
e lana d'acciaio 000, dopodiché devi dare il mordente in base alla tonalità che vuoi ottenere,
ma nulla vieta di lasciarlo al naturale e di finirlo con prodotti trasparenti come ad esempio
la gommalacca (la ceralacca serve per i plichi) che va diluita con alcol etilico da almeno 94°
oppure con un ciclo di vernici trasparenti all'acqua o sintetiche in base al risultato che vuoi
ottenere in ogni caso, secondo me, è meglio procedere per gradi, in modo da approfondire
meglio i vari passaggi a seconda del metodo che si andrà ad utilizzare

Tra l'altro, l'applicazione della gommalacca (che va diluita in alcol da liquori, in genere) non è affatto semplice, a pennello ho visto che non dà dei gran risultati, rimane molto rigata. Infatti gli artigiani che ancora la sanno usare, la stendono con un tampone di stracci.

Lilli ha scritto:Tra l'altro, l'applicazione della gommalacca (che va diluita in alcol da liquori, in genere) non è affatto semplice, a pennello ho visto che non dà dei gran risultati, rimane molto rigata. Infatti gli artigiani che ancora la sanno usare, la stendono con un tampone di stracci.

alcol da liquori ?

no no basta l'alcol etilico denaturato da 94 a 99 gradi venduto nei colorifici ed in qualche brico,
per rifinire un mobile a gommalacca ci sono varie tecniche più o meno complesse,
per stenderla a pennello bisogna diluirla mettendone 200 grammi in 1 litro di alcol
in questo modo viene usata più come fondo turapori, per non far vedere le righe lasciate dal
pennello bisogna essere molto veloci senza ripassare sulle pennellate, per utilizzarla come
finitura la procedura è più complessa e richiede una certa perizia ed il tampone è costituito da
una pezza di lino pulitissima avvolta attorno ad un batuffolo di cotone, per chi fosse interessato
su youtube ci sono diversi filmati

Allora quello che me l'ha raccontata me l'ha raccontata male... magari era geloso del lavoro : Chessygrin :
Comunque sia, cavarne qualcosa di ben fatto non è semplice con la gommalacca...

diciamo che ci sono vari metodi più o meno complessi, volendo esiste anche la gommalacca già pronta
quello che conta è che i pezzi sia ben levigati e puliti se vuoi farti un'idea di un metodo abbastanza
semplice puoi guardarti questo video

Mi toccherà guardarlo domani, stasera la connessione va a carbonella : Evil :
Vedo che la ragazza ha parecchi tutorial, e la cosa mi pare interessante...