Buongiorno. E' da un po' di tempo che ho in mente di costruire un piccolo impianto fotovoltaico per poter sfruttare il sole, appunto, e non far crescere in maniera eccessiva la bolletta della luce. Vorrei sfruttare questo impianto per tenere acceso un piccolo deumidificare posto in un bagno cieco così da evitare la formazione di eventuali muffe sul soffitto, che purtroppo mi creano problemi respiratori quindi ho la necessità di regolare costantemente l'umidità nell'aria, e purtroppo l'aspiratore esistente non riesce a tirare via tutta l'aria umida (oltre che fa un rumore infernale ed i proprietari di casa non sono intenzionati a sostituirlo).
Questo impianto lo userei per:
- Tenere acceso il deumidificatore, che consuma circa 23-25W/h, ma ovviamente non resta acceso tutto il giorno ma solo in determinati periodi per 4-6 ore alla volta;
- Ricaricare i dispositivi elettrici (smartphone, tablet, ecc.);
- Accendere all'occorrenza la barra a led sotto pensile in cucina, che funziona a 12 v tramite un trasformatore;
- Accendere eventualmente l'abatjour la sera;
- Tenere sotto alimentazione le due telecamere interne di video sorveglianza.

I primi 2-3 punti sono quelli principali.

Facendo una ricerca su un noto sito di e-commerce, ho visto varie soluzioni, anche dei kit.
Premetto che non ho la possibilità di mettere nulla sul tetto, mi limito solo a montare il pannello a terra visto che il mio appartamento dall'alba al tramonto è sempre esposto al sole, quindi non ho problemi di ombre.
Avrei visto dei pannelli di 100-150W, credo che possa andare bene per iniziare un pannello di questi.
Poi servirebbe un regolatore di carica, ho visto modelli da 30A.
Poi serve un trasformatore da 12V a 220V, ma per questo potrei sfruttare intanto un trasformatore per auto che ho già (funzionante ed inutilizzato) da 150W con picco di 300W.
E infine servirebbe una batteria per accumulare l'energia. E questo è il problema più grosso. Che batteria dovrei prendere?
Tra l'altro so che, ad esempio, le batterie al piombo, quelle tipo per gli allarmi per intenderci, non si devono mai scaricare oltre il 50%, mentre altre non oltre l'80%. E qui mi domando: a tal proposito, serve un regolatore di carica diverso per il tipo di batteria che andrò a comprare? Come fa a sapere quando interrompere il richiamo di energia quando, ad esempio, la batteria al piombo arriva al 50%?

Piuttosto che prendere un kit già pronto, credo sia meglio prendere i vari componenti singolarmente? Che dite?

Se qualcuno sa aiutarmi a riguardo vi ringrazio molto.
Se ci sono domande chiedete e rispondo appena possibile.
Grazie

Non sono esperto, ma volevo farti notare che non ti serve un trasformatore ma un inverter (esistono specifici per impianti fotovoltaici). La particolarità degli inverter è di trasformare la corrente continua da 12 Volt in un alternata a 230 V.
P.S.
Secondo me conviene prendere un kit già pronto.

roby ha scritto:Non sono esperto, ma volevo farti notare che non ti serve un trasformatore ma un inverter (esistono specifici per impianti fotovoltaici). La particolarità degli inverter è di trasformare la corrente continua da 12 Volt in un alternata a 230 V.
P.S.
Secondo me conviene prendere un kit già pronto.

Vabbè, "inverter" non si dice tutti i giorni, mi è venuto di scrivere quel termine in quel momento. Comunque i piccoli "trasformatori" delle auto sono degli inverter (da 12 a 220/230 V).

Comunque, anche prendendo il kit, rimane il problema della batteria da usare.

giova212 ha scritto: Vabbè, "inverter" non si dice tutti i giorni, mi è venuto di scrivere quel termine in quel momento. Comunque i piccoli "trasformatori" delle auto sono degli inverter (da 12 a 220/230 V).

quelli delle auto fanno esattamente il contrario, infatti essendo alternatori producono corrente alternata
che poi viene raddrizzata e stabilizzata a 12 volt

mariobrossh ha scritto:

giova212 ha scritto: Vabbè, "inverter" non si dice tutti i giorni, mi è venuto di scrivere quel termine in quel momento. Comunque i piccoli "trasformatori" delle auto sono degli inverter (da 12 a 220/230 V).

quelli delle auto fanno esattamente il contrario, infatti essendo alternatori producono corrente alternata
che poi viene raddrizzata e stabilizzata a 12 volt

No, giova212 probabilmente si riferisce a quegli apparecchi (inverter appunto) che si applicano sulla presa dell'accendino o direttamente sulla batteria e forniscono 220 volt in alternata.
Ovviamente utilizzando un apparecchio di questo tipo, l'impianto alimentato dal pannello solare deve essere completamente staccato dalla rete domestica.

Capitan Farloc ha scritto:No, giova212 probabilmente si riferisce a quegli apparecchi (inverter appunto) che si applicano sulla presa dell'accendino o direttamente sulla batteria e forniscono 220 volt in alternata.
Ovviamente utilizzando un apparecchio di questo tipo, l'impianto alimentato dal pannello solare deve essere completamente staccato dalla rete domestica.

Si esatto, io ho un apparecchio di questi che si attacca alla presa accendisigari (12V) e la trasforma in 220V.

Il piccolo impianto fotovoltaico non ha niente a che fare con la rete domestica, oltretutto non avrebbe neanche la portata e la potenza necessaria, è giusto per tenere accese delle piccole cose che però nell'arco delle ore consumano parecchi watt.

Mi stupisce sempre la gente che sa fare da sola e non chiede aiuto ai professionisti

Raimondo41 ha scritto:Mi stupisce sempre la gente che sa fare da sola e non chiede aiuto ai professionisti

se sa fare da sola perché deve chiedere aiuto ai professionisti ?

Raimondo41 ha scritto:Mi stupisce sempre la gente che sa fare da sola e non chiede aiuto ai professionisti

Veda che non devo costruire un impianto fotovoltaico per la casa, non ne avrei le competenze, io faccio un altro lavoro. Mi diletto con l'hobbistica ed il fai da te. E poi che senso avrebbe scrivere ne "Il sito del fai da te" se avrei fatto fare tutto ad un elettricista? Mi stupisco proprio di lei.