Ciao a tutti amici,
sono qui a chiedervi consiglio per un lavoro che sto facendo a tempo perso...
Premessa:
Mio cognato mi ha regalato un vecchio Banco da Lavoro che suo padre aveva costruito e che è rimasto per anni a prendere polvere in un garage, il banco da lavoro è questo: Il banco è solido e ben fatto ma, ovviamente, è sporco e usurato e quindi l'ho in parte smontato e lavato. ora, visto che il piano era particolarmente rovinato ho proceduto togliere la vernice con alcuni passaggi di pialla (prima) e levigatrice orbitale (dopo) riportandoli al naturale Ovviamente il legno è invaso dai tarli quindi sto provvedendo a passare alcune mani di antitarlo Detto questo, passo al mio dubbio:
Mi piacerebbe lasciare la struttura (gambe, cassetto e ferri reggimensole) nel colore blu (che ovviamente ripasserò con un paio di mani di vernice nuova), ma vorrei invece lasciare il piano di lavoro e le mensole a legno naturale opaco e quindi vi chiedo se, per la vostra esperienza, c'è qualche vernice che mi lasci il colore del legno al naturale ma che sia impermeabile, lavabile e resistente come uno smalto e che possa quindi andare bene per un piano da lavoro o se invece mi conviene riverniciare anche il piano a smalto come era prima?

Grazie

con la poliuretanica bicomponente avresti una buon risultato ma va data a spruzzo
e ci vorrebbe un locale idoneo, io invece gli darei tre mani di impregnante all'acqua
cerato trasparente, anche perché qualsiasi cosa gli darai, se hai intenzione di lavorarci
sopra, non resterà intatto allungo, con l'impregnante invece potrai sempre ravvivarlo
quando vorrai senza grossi sbattimenti

Ok, mi piace come idea
C'è qualche marca valida senza che debba spendere spendere cifre astronomiche?

Valido ed economico non vanno molto d'accordo...
Io mi trovo bene con Sayerlak, Veleca e 3V3 in
ordine di prezzo e qualità

se intendi lasciare il piano in legno naturale, potresti anche utilizzare la cera d' api la stendi con un panno e poi la carteggi con una grana più o meno fina, in modo tale che la stessa cera si impasti con la "segatura" creando una sorta di "autostucco" che chiude il poro

Grazie
Ho usato la cera d'api sul legno di abete di alcuni banchetti che ho fatto per i bambini più di 20 anni fa e devo dire che il legno ha resistito benissimo, ma credo seguirò il consiglio di Mariobrossh, il turapori cerato mi da l'idea di una maggiore protezione... e poi sono curioso e lo voglio provare

Capitan Farloc ha scritto: lun 11 set 2023 11:47 am Grazie
Ho usato la cera d'api sul legno di abete di alcuni banchetti che ho fatto per i bambini più di 20 anni fa e devo dire che il legno ha resistito benissimo, ma credo seguirò il consiglio di Mariobrossh, il turapori cerato mi da l'idea di una maggiore protezione... e poi sono curioso e lo voglio provare

occhio che il turapori cerato è un'altra cosa, ammesso che esista

Più che il trattamento è importante la durezza del legno. Per la struttura ok, ma per il piano lavoro spenderei qualche soldino per un legno più duro. chiaramente dipende da i lavori che farai su questo banchetto che sicuramente non sarà ricamo o cucito. I flatting o i vetrificanti sono belli da vedere
ma, per come lavoro io,forse meglio la cera come dice placet.
https://youtu.be/j7m-C4QQDKo

mariobrossh ha scritto: lun 11 set 2023 11:54 am occhio che il turapori cerato è un'altra cosa, ammesso che esista

Impregnante Cerato, scusa... è che nella mia testa faccio ancora un po' fatica a conoscere e ricordare tutti i prodotti
Credo prenderò quello delle Veleca

Ok, il lavoro, piano piano, sta andando avanti...
Ho riverniciato tutto il basamento del banco con uno smalto azzurro che fa tanto officina professionale Ora devo rimontare il piano da lavoro vero e proprio che era formato da queste tre assi che ho riportato a legno con un pialletto elettrico ed ho verniciato con un paio di mani di impregnante all'acqua color pino chiaro della Veleca (il trasparente non l'ho trovato e volevo provare con questo colore). Prima le tavole erano montate con uno spazio di almeno 1/2 cm l'una dall'altra che si era naturalmente riempito con il tempo di tutta la sporcizia immaginabile
Ho quindi deciso di formare un unico piano incollando le assi di costa utilizzando le spine di faggio da 8 mm e la dima per spinature della Wolfcraft Usando la dima si riesce facilmente a riportare i fori sulle due assi senza possibilità di sbagliare la posizione Prova a secco... Una passata di colla vinilica (@mariobrossh: è corretto mettere la vinilica su entrambi i pezzi da incollare o andrebbe messa su uno solo?) Ho quindi morsettato i due pezzi, pulito con un panno bagnato la colla in eccesso ed ora aspetto domani per togliere i morsetti e vedere se tutto è andato bene A presto con qualche nuovo aggiornamento

ottimo lavoro Luciano, la colla va data su entrambi i lati se ne
metti poca altrimenti basta anche da un lato solo, l'importante
che quando morsetti esce di fuori

mariobrossh ha scritto: sab 30 set 2023 10:30 pm ottimo lavoro Luciano, la colla va data su entrambi i lati se ne
metti poca altrimenti basta anche da un lato solo, l'importante
che quando morsetti esce di fuori

Ok, ne ho messa poca da entrambi i lati ma è uscita fuori, quindi direi che ho speranza che domani quando tolgo i morsetti non si scolli tutto quanto
Grazie Mariobrossh

Piano piano sto andando avanti.
Dopo aver incollato le tre assi, avevo i due bordi laterali che erano stati lasciati grezzi e la vernice verde che c'era in origine era praticamente impossibile da togliere e inoltre c'erano i fori delle viti che erano state utilizzate per fermare le assi sul banco che erano piuttosto brutti
Ora, volendo lasciare il più possibile il materiale usato in origine, ho cercato di recuperare il tutto tagliando con il banco sega una striscia di 5 cm dai bordi del piano, in questo modo ho eliminato la parte grezza con i fori delle viti a vista che c'erano in precedenza.
Ora, visto che le assi erano piuttosto imbarcate (e quindi il piano era tutt'altro che "piano" ) e che comunque dovevo recuperare i 5 cm persi, ho messo dei listelli di 5 cm di larghezza come traversi con il doppio scopo di recuperare la parte tagliata e cercare di raddrizzare il più possibile il piano.
Ovviamente per mettere i listelli ho usato le spine di legno e la solita dima per spinatura.
Visto che i morsetti che ho non arrivavano a coprire l'intera larghezza del piano, ho utilizzato uno dei "trucchetti" che Mariobrossh ci ha mostrato in alcune delle sue realizzazioni che ci ha postato ed ho avvitato un listello al centro della parte inferiore del piano in modo da poter agganciare lì i morsetti e poi a fine incollaggio posso toglierlo tanto i fori che rimangono restando nella parte non a vista, non daranno alcun fastidio.
Ovviamente qui mi sono accorto di aver fatto una cosa stupida a verniciare le tavole prima di montarle perché ora devo ripassare con la levigatrice orbitale per lisciare gli inevitabili scalini...
Ora temo che il lavoro dovrà subire un altro rallentamento perché per un paio di settimane sarò impegnato su altre attività aimè meno divertenti e rilassanti di questa, ma appena riesco a procedere vi aggiorno.
Intanto vi saluto e... a presto.

speriamo che quelle assi siano ben stagionate e che non decideranno di muoversi,
altrimenti con quei traversi che gli hai messo di testa inizieranno a torcersi o
a fessurarsi

Beh, calcolando che quel banco da lavoro lo ha costruito il papà di mio cognato (buonanima) quando è andato in pensione circa 40 anni fa, spero che sia stagionato a sufficienza
Ovviamente trattandosi di legno di abete, immagino possa comunque continuare ad imbarcarsi... nel caso quando succederà, correrò ai ripari, ma la cosa non mi preoccupa troppo, si tratta per fortuna di un banco da lavoro che resterà nel box e probabilmente verrà anche piuttosto maltrattato
Comunque grazie della dritta, ovviamente è buono a sapersi