Interruttori "magnetotermici" e "differenzial
Inviato: lun 07 set 2009 7:03 am
Nella home-page di questa sezione vengono introdotti questi due elementi. Forse non a tutti è chiaro il loro scopo e funzionamento. Provo a dare una spiegazione semplice così che tutti sapranno riconoscerli. Una premessa: un interruttore elettrico si dice che è CHIUSO (ON) quando la corrente può circolare nel circuito in cui è inserito. Si dice che è APERTO (OFF) quando nel circuito in cui è inserito non permette il passaggio di corrente, pertanto la logica è al contrario di una valvola idraulica che interrompe il fluido (FLUIDI sono i liquidi e gli aeriformi) quando è chiusa e lo lascia passare quando è aperta.
Nel contrattare con l'Enel la fornitura elettrica, si stabilisce la potenza in Chilowatt massimi da erogare; l'Enel, perciò, installa un contatore con un suo interruttore che automaticamente interrompe la corrente quando il valore supera quello concordato. Ad esempio, se la potenza installata è 3 kW, il magnetotermico del contatore interviene quando il valore della corrente raggiunge e supera, per un tempo non inferiore a qualche secondo, in modo da non staccarla in caso di carichi dovuti a spunti improvvisi (sono i sovraccarichi che si verificano quando si avvia un motore elettrico, che durano meno di qualche secondo), i 13,63A, valore ottenuto dividendo la Potenza Installata per la Tensione Fornita, in questo caso 3kW=3000W diviso 220V che da' come risultato appunto 13,63A. Se, pertanto, gli apparechi utlizzati in un determinato momento richiedono un assorbimento in corrente che supera tale valore, il contatore si stacca e vi lascia al buio. Se il contatore l'avete a portato di mano non è un grosso problema, semplicemente staccate qualche apparecchio utilizzatore di troppo (ad esempio la televisione, o il forno) e risollevate la levetta posta sotto il contatore stesso. Ma non tutti hanno il contatore a portata di mano; in alcuni condomini i contatori degli alloggi sono sistemati, allineati e coperti, in appositi spazi e protetti da armadi con ante trasparenti spesso chiuse a chiave. Sono questi i casi in cui si necessita di un ulteriore interruttore che agisca "prima" di quello dell'Enel evitandovi perdite di tempo (pensate se abitate al decimo piano di un condominio dove i contatori sono sistemati nello scantinato 35 metri sotto di voi!). Per questo motivo, all'interno di ogni alloggio vengono previsti interruttori di Massima Corrente Assorbita che intervengono anticipando l'apertura di quello dell'Enel. Si tratta appunto di questi particolari interruttori detti: magnetotermici. Vediamo come funzionano. Quando la corrente attraversa un conduttore non lo fa "a gratis" (come dicono i "piemontesi"), ma paga il biglietto a Joule e tale imposta è tanto maggiore quanto più grande è l'entità della corrente (si chiama Effetto Joule, anche se a voi importa poco saperlo); supponiamo ad esempio che la resistenza del conduttore sia di 2 Ohm e che la corrente che transita in un certo momento sia 5A, l'effetto Joule assume il valore di JE=R*I*I=2*5*5=50W. Tale Energia si trasforma tutta in calore secondo la formula sempre dello stesso Joule in misura di 4,18 cal/J, perciò il calore che si genera è pari a Q=50*4,18=209 calorie per secondo e, secondo dopo secondo, dopo 10 secondi si ha il calore corrispondente a 2090 calorie e dopo pochi minuti si raggiunge la temperatura di fusione del conduttore con relativo incendio.
Proprio per evitare incidenti di questo tipo si deve provvedere a dimensionare opportunamente i conduttori evitando di trovarsi in situazioni che possono diventare pericolose. Poiché ogni "metallo" ha un suo caratteristico "calore specifico" e, ancora, ogni metallo si dilata in proporzione a tale valore (Esperienza di Alessandro Volta), ne deriva che lamine di metalli diversi aventi la stessa lunghezza, quando vengano sottoposte ad un'unica fonte di riscaldamento, si dilatano in misura diversa. Se li si mette a stretto contatto, saldandole e vincolandole per gli estremi, si noterà che all'aumentare del calore con cui le si riscalda si incurvano e tale curva è tanto maggiore quanto maggiore è la differenza dei loro calori specifici. Tale incurvarsi produce una Forza capace di azionare un interrutore. Lamine di questo tipo da utilizzare all'interno di Interruttori che utilizzano questo fenomeno sono spesso composte da due strati uno in rame e l'altro in zinco. In questo caso, non viene sfruttata la Forza dovuta al curvarsi, ma l'incurvarsi produce un allontanamento da un punto fisso, il che equivale all'aprire un interruttore. (continuo dopo...)
Nel contrattare con l'Enel la fornitura elettrica, si stabilisce la potenza in Chilowatt massimi da erogare; l'Enel, perciò, installa un contatore con un suo interruttore che automaticamente interrompe la corrente quando il valore supera quello concordato. Ad esempio, se la potenza installata è 3 kW, il magnetotermico del contatore interviene quando il valore della corrente raggiunge e supera, per un tempo non inferiore a qualche secondo, in modo da non staccarla in caso di carichi dovuti a spunti improvvisi (sono i sovraccarichi che si verificano quando si avvia un motore elettrico, che durano meno di qualche secondo), i 13,63A, valore ottenuto dividendo la Potenza Installata per la Tensione Fornita, in questo caso 3kW=3000W diviso 220V che da' come risultato appunto 13,63A. Se, pertanto, gli apparechi utlizzati in un determinato momento richiedono un assorbimento in corrente che supera tale valore, il contatore si stacca e vi lascia al buio. Se il contatore l'avete a portato di mano non è un grosso problema, semplicemente staccate qualche apparecchio utilizzatore di troppo (ad esempio la televisione, o il forno) e risollevate la levetta posta sotto il contatore stesso. Ma non tutti hanno il contatore a portata di mano; in alcuni condomini i contatori degli alloggi sono sistemati, allineati e coperti, in appositi spazi e protetti da armadi con ante trasparenti spesso chiuse a chiave. Sono questi i casi in cui si necessita di un ulteriore interruttore che agisca "prima" di quello dell'Enel evitandovi perdite di tempo (pensate se abitate al decimo piano di un condominio dove i contatori sono sistemati nello scantinato 35 metri sotto di voi!). Per questo motivo, all'interno di ogni alloggio vengono previsti interruttori di Massima Corrente Assorbita che intervengono anticipando l'apertura di quello dell'Enel. Si tratta appunto di questi particolari interruttori detti: magnetotermici. Vediamo come funzionano. Quando la corrente attraversa un conduttore non lo fa "a gratis" (come dicono i "piemontesi"), ma paga il biglietto a Joule e tale imposta è tanto maggiore quanto più grande è l'entità della corrente (si chiama Effetto Joule, anche se a voi importa poco saperlo); supponiamo ad esempio che la resistenza del conduttore sia di 2 Ohm e che la corrente che transita in un certo momento sia 5A, l'effetto Joule assume il valore di JE=R*I*I=2*5*5=50W. Tale Energia si trasforma tutta in calore secondo la formula sempre dello stesso Joule in misura di 4,18 cal/J, perciò il calore che si genera è pari a Q=50*4,18=209 calorie per secondo e, secondo dopo secondo, dopo 10 secondi si ha il calore corrispondente a 2090 calorie e dopo pochi minuti si raggiunge la temperatura di fusione del conduttore con relativo incendio.
Proprio per evitare incidenti di questo tipo si deve provvedere a dimensionare opportunamente i conduttori evitando di trovarsi in situazioni che possono diventare pericolose. Poiché ogni "metallo" ha un suo caratteristico "calore specifico" e, ancora, ogni metallo si dilata in proporzione a tale valore (Esperienza di Alessandro Volta), ne deriva che lamine di metalli diversi aventi la stessa lunghezza, quando vengano sottoposte ad un'unica fonte di riscaldamento, si dilatano in misura diversa. Se li si mette a stretto contatto, saldandole e vincolandole per gli estremi, si noterà che all'aumentare del calore con cui le si riscalda si incurvano e tale curva è tanto maggiore quanto maggiore è la differenza dei loro calori specifici. Tale incurvarsi produce una Forza capace di azionare un interrutore. Lamine di questo tipo da utilizzare all'interno di Interruttori che utilizzano questo fenomeno sono spesso composte da due strati uno in rame e l'altro in zinco. In questo caso, non viene sfruttata la Forza dovuta al curvarsi, ma l'incurvarsi produce un allontanamento da un punto fisso, il che equivale all'aprire un interruttore. (continuo dopo...)