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Consigli su impianto termostufa fatto in casa

Inviato: ven 27 nov 2009 4:03 am
da canedarlo
Ciao a tutti!
Dopo mesi e mesi che mi informo sui vari forum circa la realizzazione di uno scambiatore fatto in casa da inserire nella mia cucina a legna per poi collegarla all' impianto dei termosifoni, vorrei passare all' ideazione e alla realizzazione dell' impianto.
La casa in questione ,la potete vedere in foto, è composta da un piano terra abitato mentre il piano superiore è disabitato.
L' impianto dei termosifoni(piano terra) è già realizzato e essi sono tutti "in serie"(non so come si dica in termini tecnici,spero mi abbiate capito).
Guardando lo schema allegato, vorrei avere i vostri consigli riguardo i seguenti aspetti:

1)La tubazione di mandata verso in vaso di espansione, che diametro e spessore dovrebbe avere?
2)Nelle giunture dei tubi in cui vi è una temperatura molto elevata, si può usare il teflon per "sigillare" le varie giunzioni?Oppure cos' altro mi consigliate?
3)La pompa del ricircolo è meglio posizionarla nel punto A, B oppure C?Secondo voi ce le fa a vincere un dislivello di 4 metri tale pompa?Che Potenza/prevalenza deve avere questa pompa?Devo ancora comperarla....
4)L' impianto da me disegnato è corretto o potrebbe essere migliorato?
5) In caso di malfunzionamento della pompa del ricircolo(O altri guasti che possono verificarsi, tipo intasature) è possibile che accadano esplosioni o altre cose spiacevoli???So che il potere "esplosivo" del vapore acqueo è molto simile a quello del C4, quindi prima di procedere vorrei avere il via libera da tutti voi.

In attesa di vostri pareri, vi ringrazio!!!!
Grazieeeee!!!
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Inviato: ven 27 nov 2009 8:38 am
da plcet
allora, ti parlo da semplice homo del fai da te che possiede nella casa in montagna un camino con pompa per i radiatori!!!!

ti spiego il procedimento!
innanzitutto, la pompa è dotata di un termostato, che fa partire la pompa dell' acqua e manda l' acqua in circolo, noi lo abbiamo a 40°
(quindi si accende il fuoco, il calore riscalda l' acqua che sta nei tubi e, una volta arrivata a 4à° attacca la pompa)

ora ti rispondo alle altre domande:

1 e 2 la tubatura, deve essere in rame, le giunture termosaldate!
3 l' elettropompa, ti conviene metterla in casa, perchè bisogna comunque tenerla sotto controllo, vedere se la pompa attacca e cose così, credo che ce la dovrebbe fare a tirare a 4 metri
4 non ti so rispondere, secondo me va bene, però, non saprei
5 ecco perchè ti dicevo di metterla in casa.........hai sempre tutto sotto controllo

ps, con il calore, molta acqua evapora quindi uno sguardo, sempre alla pressione dell' acqua, altrimenti potresti fondere la pompa

PPS ti ripeto non mi assumo responsabilità, questo è quello che so per il funzionamento della mia pompa di calore

Inviato: ven 27 nov 2009 9:13 am
da Angelo74
Ciao,
Credo che il circuito così come disegnato non sia corretto: Il vaso aperto serve come sfogo per un eventuale sovrappressione e come punto di ingresso per l'acqua corrente( mediante un galleggiante) nel caso il livello dovesse scendere per una qualche ragione. Così come da disegno il vaso si trova in serie con il resto dell' impianto : ci sarebbe una consistente perdita di calore sotto forma di vapore che esce dal vaso ed il piano superiore se pur disabitato si riempirebbe di vapore ed umidità. Inoltre la polvere ed altre impurità entrando in impianto dal vaso a lungo andare potrebbero ostruirlo. Appena posso ti invio lo schema corretto.
Ciao
Angelo

Inviato: ven 27 nov 2009 12:12 pm
da Angelo74
lo schema è più o meno questo:
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il galleggiante mantiene costante il livello dell' impianto; il troppo pieno è uno scarico verso l' esterno che in caso di blocco della pompa o rottura del galleggiante smaltisce l'acqua in eccesso.
Con questo schema d' impianto non servono pompe potenti in quanto il vaso è montato in parallelo e non vi è ricircolo.
tieni presente che è possibile inserire nello schema anche un eventuale caldaia a gas o un' altra fonte di calore.
Ciao
Angelo

Inviato: ven 27 nov 2009 6:30 pm
da AlexCNC
Angelo74 mi ha letteralmente sfilato le parole "dalle dita" :)
aggiungerei solo che implementare una centralina di distribuzione che connetta i caloriferi in parallelo piuttosto che in serie permetterebbe di avere maggiore omogeneità tra le temperature dei caloriferi stessi.
un termosifone scalda l'ambiente cedendo all'esterno parte del calore dell'acqua che lo attraversa, la quale uscirà dallo stesso ad una temperatura inferiore a quella con la quale vi è entrata, pertanto l' effetto di + radiatori in "cascata" è facilmente immaginabile...
La connessione in parallelo, invece, invia a tutti i termosifoni acqua calda alla stessa temperatura (salvo gravi problemi di coibentazione dei tubi).
Buona progettazione e buon lavoro!

Inviato: mar 01 dic 2009 2:45 am
da canedarlo
AlexCNC ha scritto:Angelo74 mi ha letteralmente sfilato le parole "dalle dita" :)
aggiungerei solo che implementare una centralina di distribuzione che connetta i caloriferi in parallelo piuttosto che in serie permetterebbe di avere maggiore omogeneità tra le temperature dei caloriferi stessi.
un termosifone scalda l'ambiente cedendo all'esterno parte del calore dell'acqua che lo attraversa, la quale uscirà dallo stesso ad una temperatura inferiore a quella con la quale vi è entrata, pertanto l' effetto di + radiatori in "cascata" è facilmente immaginabile...
La connessione in parallelo, invece, invia a tutti i termosifoni acqua calda alla stessa temperatura (salvo gravi problemi di coibentazione dei tubi).
Buona progettazione e buon lavoro!
Dopo una più approfondita esaminazione dell' impianto di casa mi sono accorto che i termosifoni sono collegati in parallelo...Meglio così!! :)
Vi allego un' immagine con l'impianto che proverò a realizzare se mi date il via libera e se mi garantite che potrebbe funzionare.
Innanzitutto ho messo in evidenza come i tubi che escono dalla termostufa per andare ai collettori, sono costretto a farli passare dal piano superiore, essendo stufa e collettori in 2 locali diversi e non adiacenti.
I tubi ovviamente passano più bassi del vaso di espansione(circa 20 cm più in basso).
Mi sorgono dei quesiti:

A)Ce la farà la pompa di ricircolo a pompare l'acqua visto che i tubi devono passare dal piano superiore?
B)In questo mio caso particolare qual'è la posizione ideale della pompa di ricircolo?Nel punto più basso dell' impianto?

PS:Chiunque ha modifiche/migliorie da consigliarmi mi fa un grande piacere :)

Grazie mille a tutti!!!


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Inviato: gio 03 dic 2009 7:32 pm
da AlexCNC
Riguardo allo schema direi che ci siamo, riguardo alle "garanzie" io e chi altro abbia seguito la discussione possiamo dirti che lo schema teorico è corretto, ma la pratica dipende da vari fattori che richiederebbero la consulenza di un professionista che faccia tutti i suoi calcoli riguardanti sezione e lunghezza dei tubi, dispersioni, dimensione degli ambienti, posizionamento dei radiatori, rendimento del tuo scambiatore (che dipenderà dal carico che andrai ad aplicarci), mentre riguardo alla pompa ti consiglio di metterla più in basso possibile, tanto, o su o giù la prevalenza che dovrà avere sarà la stessa, soltanto che se la metti in basso non avrai bisogno di ricorrere ad una autoadescante, risparmiando un bel po'... :)
P.S. scusa il ritardo nella risposta :oops: !

Inviato: gio 03 dic 2009 9:35 pm
da Angelo74
Ciao
che la pompa ce la faccia a far girare l' acqua in quello schema non ci sono dubbi: teoricamente non ci sono problemi di pressione derivanti dall' altezza, infatti a differenza del primo schema da Te proposto, questo è un circuito chiuso dove il peso della colonna di acqua verso l' alto viene bilanciato dal corrispondente peso della colonna in discesa ( a proposito della differenza di quota ti consiglio di montare una valvola jolly sul punto più alto dell' impianto in modo da far uscire la eventuale aria). Per quel che riguarda la distribuzione efficace del calore generato dalla stufa ci sono molti fattori da considerare : sezione delle tubazioni esistenti, potenza dei termosifoni ed anche la portata della pompa che dovrebbe essere funzione delle altre variabili in gioco. Purtroppo non conosco le formule che possano garantirti a priori la riuscita della modifica, ma in linea di massima ,cioè a meno di situazioni particolarmente critiche( tubi eccessivamente piccoli, distanze di distrubuzione elevate etc.) credo ci siano buoni margini di operazione.
Ciao
Angelo

Inviato: ven 04 dic 2009 2:26 am
da canedarlo
Intanto grazie mille a tutti per le risposte :)
per quanto riguarda ciò che ha detto Angelo74 in questa frase:
Angelo74 ha scritto:ti consiglio di montare una valvola jolly sul punto più alto dell' impianto in modo da far uscire la eventuale aria).
Angelo
Cosa si intende per punto più alto dell' impianto in un impianto in cui il punto più alto in assoluto è il vaso di espansione aperto?
Che tipo di valvola jolly dovrei montare?a quanto devo tararla più o meno?

Fatemi sapere.
Grazie mille

Inviato: ven 04 dic 2009 7:18 am
da Angelo74
Scusami
forse mi sono espresso male: Se le tubazioni seguono esattamente il percorso da te indicato potrebbe rimanere intrappolata dell' aria nei punti in cui la direzione del flusso và verso il basso( zone cerchiate in rosso).
per quel che riguarda le valvole jolly non penso si debba effettuare la taratura: per quel che nè sò io basta montarle e funzionanano da spurgo automatico in linea. Spero che su questo punto possa intervenire qualcun altro con maggiore esperienza per confermare o smentire tale funzionamento.
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Inviato: ven 04 dic 2009 9:34 pm
da AlexCNC
per quanto limitata sia la mia esperienza confermo che le jolly sono automatiche, hanno solo un tappino che se vuoi, a spurgo ultimato, lo serri, e ne impedisce il funzionamento, prevenendo eventuali fuoriuscite di acqua in caso di guasto della valvola stessa.
Dai, che gira gira ti viene un impiantino con gli attributi! :)

ripensamento

Inviato: ven 11 dic 2009 2:14 pm
da canedarlo
Pensandoci bene però, come si vede dallo schema precedente, sarei costretto a far passare ben 4 tubi da dietro la stufa,che poi saliranno verticali verso il piano superiore.
Mi chiedo se sia possibile limitare a 2 il numero dei tubi che salgono al piano superiore,così come ho disegnato nel seguente schema.
Lo vorrei fare per limitare il "disordine" al piano terra(che è abitato,mentre il piano superiore è disabitato )
Domande:
A)è altrettanto valido questo schema?Ce la fa la pompa a far circolare l'acqua?
B)affinchè non vada in depressione nessun termosifone/parte dell' impianto è meglio mettere la pompa del ricircolo sulla mandata o sul ritorno del circuito del riscaldamento?(Ho letto per i vari forum che se vanno in depressione punti nell' impianto,è possibile che da lì venga risucchiata aria dall'esterno, con le sgradite conseguenze che ne derivano)

Per azionare il circolatore(che metterò al piano superiore),metterò un termostato a contatto in prossimità della stufa,e porterò i cavi fino al piano superiore,dove ci sarà il circolatore(vedi schema seguente)

FAtemi sapere pareri, consigli, osservazioni!!!!
Grazie mille!!!!

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Inviato: ven 11 dic 2009 10:02 pm
da AlexCNC
Ciao, in effetti la pompa in alto ti rende + pulito il lavoro e il piano abitato, ecco secondo me le uniche due cose che mancano al tuo schema Immagine
quella cerchiata in verde è una valvola di non ritorno che metterai sul tubo che arriva al vaso e che serve ad impedire che la pompa, piuttosto che far girare l'acqua nel circuito, aspiri aria dal tubo (in effetti l'ho omessa anch'io fino ad ora :oops: ), l' altra accortezza è quella di invertire i tubi in modo tale da avere la mandata dell' acqua verso la parte alta dei radiatori.
facci sapere...
P.S. non me ne vorrai per aver scarabocchiato sul tuo schema?! :lol:

Inviato: ven 11 dic 2009 10:16 pm
da AlexCNC
Piccola considerazione tecnica sulla possibilità di depressione nel tuo impianto: a parte che se sutti i serraggi fanno tenuta, l' impianto regge tanto la pressione quanto la depressione, (fidati, tratto per mstiere con l'aria compressa a 300 bar, di tenute stagne ne so qualcosa...),
ma ti dici anche che col tuo impianto sarai sempre in condizione di leggera sovrappressione, te la garantisce il tuo vaso di espansione rialzato, che stando a circa 2 metri dal punto + alto dell'impianto , e a + di 4 metri da quello + basso to garantisce una sovrapressione a riposo che va dai 200 ai 400 e + millibar!
Te l'ho detto, gira gira tiri fuori un bell' impianto...!

Inviato: sab 12 dic 2009 3:53 am
da canedarlo
AlexCNC ha scritto:Ciao, in effetti la pompa in alto ti rende + pulito il lavoro e il piano abitato, ecco secondo me le uniche due cose che mancano al tuo schema Immagine
quella cerchiata in verde è una valvola di non ritorno che metterai sul tubo che arriva al vaso e che serve ad impedire che la pompa, piuttosto che far girare l'acqua nel circuito, aspiri aria dal tubo (in effetti l'ho omessa anch'io fino ad ora :oops: )
Ti ringrazio per le tue risposte AlexCNC.
Guarda cosa ho trovato scritto su un sito che spiega come installare le caldaie a legna:
Il tubo di sicurezza o di sfiato deve essere a sfogo libero, senza rubinetti o curvature, così come anche il tubo di carico.
Quindi presumo che anche una valvola di non ritorno sia vista come un rubinetto.Quindi non saprei se la tua soluzione sia giusta.
Cosa succederebbe se dovesse incepparsi questa valvola fin che il camino è in funzione???
PUFF :(