Ancora un bimbo caduto in un pozzo e sistemi di recupero
Inviato: dom 24 giu 2012 12:59 am
I più vecchi si ricorderanno della tragedia Vermicino, oggi alla tv
parlavano di un caso analogo in india, dove una bambina è caduta in un
pozzo ed è ferma li sotto a 20 metri.
Non conoscendo esattamente la situazione si possono fare solo delle
ipotesi teoriche e magari già è stato tentata questa strada; comunque
la mia idea era questa: nell'ipotesi che sotto la bambina ci sia
almeno 1 metro di spazio cosa impedisce di calarci una sonda con
telecamera e un cavo con un pallone gonfiabile in cima? A vederla così
sembrerebbe fattibile: con la telecamera si guida il cavo in modo tale
da farlo passare di sotto al corpo della piccola, fatto questo si
gonfia il pallone e si tira su.
Due sono i casi in cui tale sistema non può funzionare: il primo, che
la piccola sia completamente sul fondo del pozzo e l'altro che non
esista assolutamente nessun spiraglio per il passaggio del
palloncino.
Chiaramente, anche dovesse funzionare, sarebbe sempre una risalita
traumatica: magari si può ferire o rompere qualcosa, ma sempre meglio
che morire.
parlavano di un caso analogo in india, dove una bambina è caduta in un
pozzo ed è ferma li sotto a 20 metri.
Non conoscendo esattamente la situazione si possono fare solo delle
ipotesi teoriche e magari già è stato tentata questa strada; comunque
la mia idea era questa: nell'ipotesi che sotto la bambina ci sia
almeno 1 metro di spazio cosa impedisce di calarci una sonda con
telecamera e un cavo con un pallone gonfiabile in cima? A vederla così
sembrerebbe fattibile: con la telecamera si guida il cavo in modo tale
da farlo passare di sotto al corpo della piccola, fatto questo si
gonfia il pallone e si tira su.
Due sono i casi in cui tale sistema non può funzionare: il primo, che
la piccola sia completamente sul fondo del pozzo e l'altro che non
esista assolutamente nessun spiraglio per il passaggio del
palloncino.
Chiaramente, anche dovesse funzionare, sarebbe sempre una risalita
traumatica: magari si può ferire o rompere qualcosa, ma sempre meglio
che morire.