Buon giorno a tutti. Volevo, seguendo eventuali vostri consigli, riempire le intercapedini delle mura perimetrali di casa per aumentarne sia l'insonorizzazione che la resa termica. Posso intervenire tranquillamente dall'esterno, avendo il giardino che gira intorno a tutta casa. Avevo pensato di effettuare dei fori da 5/6 cm di diametro subito sotto il solaio del piano successivo al mio (circa tre metri di altezza) a distanza di circa un metro l'uno dall'altro e da li far entrare, con l'aiuto di un tubo da 40 mm di diametro, argilla espansa o vermiculite fino al riempimento totale di ogni singola intercapedine. Naturalmente il tutto per "caduta", non disponendo di macchinari che "sparino" nell'intercapedine il materiale. Si tratterebbe di riempire circa 12 metri lineari per 3 metri di altezza per una profondità di circa 15cm, quindi all'incirca 5 Mc di materiale (sarebbe 5,4 ma c'è da tener conto della presenza di almeno 7 colonne). Pensate possa essere un lavoro fattibile e conveniente soprattutto in termini di resa delle aspettative? Nessuno di voi ha mai avuto esperienze in merito? Grazie, come al solito, per tutti i suggerimenti.

così come descritto da te penso sia praticamente impossibile far arrivare le "palline" di argilla uniformemente su tutte le parti della muratura, si limiterebbero a distribuirsi dove trovano spazio, e calcola che un'eventuale tubazione di colonna di scarico, pluviale o simile, nella muratura, ti vanificherà il lavoro, e non so se riuscirai ad accorgerti di dove effettivamente sta andando il materiale

in passato ho visto degli interventi di insufflaggio di pareti con camera vuota con un macchinario che spara dentro una specie di impasto di cellulosa, ma ritengo (parere mio) che i costi, le demolizioni, la polevere che si crea etc non valgano il vantaggio,
questo perchè il materiale non potrà andare proprio dove serve, cioè negli angoli e in corrispondenza dei pilastri, guarda caso proprio dove il ponte termico è maggiore ed invece ne servirebbe anche più che sulla muratura perimetrale "libera"

ora valuta tu, io potendo, realizzerei un cappotto o, in alternativa, un isolamento all'interno

Grazie, Giacomo, del tuo suggerimento. In realtà, avendo già tutta casa controsoffittata in cartongesso e triplo strato di lana di roccia, volevo di fatto raccordare le pareti con il soffitto più per un ulteriore isolamento acustico che non per problemi di stacchi termici che sono presenti, purtroppo, in estate. In particolare la parete della camera da letto (esposta ad est) si riscalda parecchio, ma durante l'inverno non sono presenti ne condense ne muffe in nessun ambiente e quindi l'idea di isolare dall'interno non me la sono mai posta. Essendo poi il mio condominio conposto da persone molto "tirate", l'idea del cappotto esterno è da scartare a priori. So per certo che gli unici punti di difficoltà per il deposito corretto del materiale sono dove passano le colonne in quanto, per l'installazione di cavi di antenna e cavi elettrici per altri lavori in casa, mi hanno fatto tribolare non poco essendoci si e no un cm di spazio a disposizione. Per soffiare il materiale avevo pensato ad una sorta di "cornamusa" realizzata con un robusto sacco telato impermeabile con dentro il materiale: nel lato inferiore l'ingresso di un tubo del compressore, nel lato superiore un tubo flessibile che termini ad angolo retto o a 45°,il tutto accuratamente chiuso in maniera ermetica. L'aria insufflata dal basso dovrà per forza di cose uscire dall'altro lato e trascinarsi appresso le palline d'argilla che sono molto leggere....o no??? In alternativa le infilo una ad una, cosi' passo un pò il tempo

se ci riesci, ti consiglio di brevettare il sistema perchè saresti il primo che conosco a riuscirci sono sicuro che diventi milionario

da come mi descrivi la situazione, cioè che il fastidio è limitato ad una sola stanza, mi convinco sempre di più che sia meglio studiare qualcosa di alternativo, ad esempio rimanendo sui pannelli

mi è successo in un condominio di mettere il cappotto ad un solo piano (terreno) senza che gli altri avessero nulla da ridire (approvato in assemblea) e senza che l'estetica ne risentisse; per capirci, solo un occhio allenato nota l'aumento di spessore, guardando nei punti critici

se poi hai la fortuna di avere questa parete che all'interno ha poche prese di corrente, e senza finestre o radiatori allora io non ci penserei un attimo e lo metterei all'interno il pannello isolante, scegliendo magari un materiale naturale e di una certa resistenza, insomma per capirci che regga anche un quadro appeso, giusto per fare un esempio
(fibra di legno ad es) oppure farei un termointonaco da almeno 6 cm

giusto per parlare, quanti cm è la cassa vuota nel muro?
ecco, valuta questo spessore con la conduttività termica della leca e vedi cosa ne esce fuori

poi paragona il risultato confrontandolo con le prestazioni di un pannello isolante adatto al tuo scopo

ovviamente confronta i costi, il disagio nella posa in opera... insomma tutto. vedrai che non c'è paragone!

se poi vogliamo ancora analizzare il caso specifico, so di scoprire l'acqua calda, ma bisognerebbe limitare l'irraggiamento solare estivo in qualche modo... tenda, piante... insomma prevenire il surriscaldamento del muro

Dunque; avendo bucato in maniera passante il muro, la punta da 50 cm è stata appena sufficiente a forare l'intero muro: quindi penso che il vuoto all'interno sia di non più di una quindicina di cm. La parete incriminata, anche se il lavoro lo dovrei fare su due pareti contigue ad "L", è riparata durante l'estate da un tendone perennemente aperto da aprile a settembre/ottobre e non ci sono finestre, ma c'è l'armadio quattro stagioni sull'intera superfice interna, ed ecco perchè vorrei intervenire dall'esterno, ad evitare disagi di svuotamento, spostamento dell'armadio stesso con rischio di danneggiare il parquet e, soprattutto, il sistema nervoso della mia signora :evil: Ho letto nelle caratteristiche dell'argilla espansa che offre un ottimo riparo termico sia al caldo che al freddo in entrata/uscita dai muri e speravo di usare le intercapedini anche per evitare un restringimento della superficie interna usando qualsiasi tipo di pannello. E se, con il sistema della "cornamusa", optassi per il polistirolo a pallini, quali risultati potrei ottenere sempre in termini di isolamento acustico e termico?

Fhisherman ha scritto: .... Ho letto nelle caratteristiche dell'argilla espansa che offre un ottimo riparo termico sia al caldo che al freddo in entrata/uscita dai muri e speravo di usare le intercapedini anche per evitare un restringimento della superficie interna usando qualsiasi tipo di pannello. E se, con il sistema della "cornamusa", optassi per il polistirolo a pallini, quali risultati potrei ottenere sempre in termini di isolamento acustico e termico?

allora... per quanto riguarda la conducibilità termica della leca siamo su valori di 0,1 e giusto e per fare un rapporto, un pannello di polistirene è sui 0,03
maggiori info qui:
http://www.leca.it/prodotti.aspx?idmenu ... odotto=101

se all'interno hai 15 cm, allora direi che sei messo bene, di solito è sui 10 cm o meno, quindi hai un buon margine per lavorarci

il polistirolo in pallini lo lascerei perdere, sia perchè tende col tempo a degradarsi sia perchè la vedo ardua gestire il lavoro con tutte quelle palline svolazzanti quà e là

scusa Giacomo ma riempendo la camera d'aria tra parete interna e quella
esterna non rimangono scoperti le travi ed i pilastri creando così dei ponti
termici ?

mariobrossh ha scritto:scusa Giacomo ma riempendo la camera d'aria tra parete interna e quella
esterna non rimangono scoperti le travi ed i pilastri creando così dei ponti
termici ?

esatto mario, l'ho fatto presente nel mio primo messaggio

giusto grazie