Dopo quasi 30 anni che sono in questo condominio ancora non avevo risolto il problema galleggiante. Detto problema non era altro che ogni 2-3 anni andava sostituito perché cominciava a perdere il troppo pieno. E lo stesso è successo pochi giorni fa: mi telefona un vicino di casa (che va al lavoro alle 5 di mattina) che dalla griglia del troppo pieno usciva acqua a cascata. Vado lì, provo a sollevare il galleggiante e, difatti, non chiude assolutamente.
Quindi lo smonto e vedo che metà della sede di battuta aveva come dei forellini radiali di circa 2mm di diametro che avevano, in quella zona, distrutto completamente la battuta della guarnizione. Intanto mi son detto che saranno stati mesi che era in queste condizioni e che, magari, nessuno si era accorto della perdita dal troppo pieno perché avviene solo dalla mezzanotte in poi, e alle 5 di mattina nessuno aveva potuto vederla. Solo per puro caso a questo vicino gli hanno anticipato l'ora di ingresso al lavoro e, quindi, ha potuto vederla. Difatti di giorno, anche se il galleggiante non tiene, il consumo degli appartamenti (30) è tale che l'acqua rimane sempre sotto la palla.
Questa è la situazione. Quindi, intanto, ho trovato il sistema di ripararlo al volo utilizzando una fresa fostner di 20 per spianare alla meno peggio la sede e poi ho usato un tamponcino di 20 di legno con della carta vetrata grossa incollata in cima per lisciare la sede. Naturalmente il sistema non poteva non funzionare... e l'unico problema era che la corsa del tamponcino di chiusura era maggiore e la palla del galleggiante veniva troppo in alto, col rischio di avvicinarsi troppo al troppo pieno. Questo problema l'ho risolto scaldando il piatto dell'asta porta palla con la fiamma e poi inclinandola verso il basso. E anche questo è andato tutto bene.
Ora si trattava di impedire che, nel futuro, la sede della guarnizione si potesse nuovamente rovinare. Prima però dovevo capire il perché il passaggio dell'acqua riuscisse a fognare la sede con quei canali che abbiamo detto prima. E la ragione è risultata lampante: la pressione e la portata dell'acqua è talmente alta che se il galleggiante è sovradimensionato, l'acqua che passa è sempre superiore alle necessità del condominio e, quindi, il galleggiante è in perenne posizione di chiusura/apertura. In queste condizioni la guarnizione sta praticamente sempre a contatto con la sede di chiusura e questa diminuzione del passaggio si traduce in un aumento proporzionale della velocità del liquido, che svolge una funzione abrasiva del metallo della sede e questa dopo pochi mesi viene letteralmente mangiata dall'acqua. In più aggiungiamoci una durezza dell'acqua di 50°francesi e il quadro è completo.
Se immaginiamo che attualmente per il taglio dei metalli, oltre al laser, viene utilizzata anche l'acqua a migliaia di bar, appare chiaro come l'acqua che passa a fortissima velocità in quello spazio di pochi decimi di mm che rimane fra la guarnizione e la sede del galleggiante, possa consumare in pochissimo tempo l'ottone del galleggiante.
Quindi, per abbassare al minimo la velocità di passaggio dell'acqua dentro il galleggiante, è bastato parzializzare il passaggio della valvola a sfera a monte del galleggiante. In tal modo il consumo delle utenze risulta essere pari, o anche di più, del passaggio dentro il galleggiante e quindi questo si troverà sempre in posizione di tutto aperto. Tutto aperto significa che il tampone che porta la guarnizione di chiusura si troverà sempre molto distanziato dalla battuta, aumentando al massimo la portata e riducendo al minimo la velocita del fluido.
Visivamente adesso ho parzializzato la valvola di chiusura a monte di almeno il 70-80% e l'acqua, pur uscendo alla massima portata, non fa più quel sibilo che faceva prima. Praticamente è come avere il rubinetto del lavandino aperto al massimo... e, difatti, le sedi delle guarnizioni dei rubinetti a vitone durano decine di anni senza problemi.
In più, nel nostro caso, ci troviamo con una cisterna molto sovradimensionata per le nostre esigenze e che praticamente potrebbe andare bene anche senza galleggiante... e basterebbe (come poi sto facendo ora) che l'ingresso in cisterna si avvicini il più possibile al consumo delle utenze.
In tal modo si può immaginare che il livello della cisterna moduli la sua altezza da un massimo (che è determinato dal troppo pieno) ad un minimo che può andare anche ad un metro più sotto. In questo range il galleggiante svolge più che altro solo una funzione di sicurezza, per non arrivare mai al troppo pieno. E se la parzializzazione della valvola di chiusura è studiata e provata con cura, in teoria l'acqua non dovrebbe mai arrivare a chiudere il galleggiante e ne scendere troppo di livello.
Scusate la lungaggine... e spero che questa esperienza possa essere di aiuto a coloro che si dovessero trovare nelle condizioni di dover cambiare troppo spesso il galleggiante della loro cisterna. Qui ho cercato di sviscerare la causa dei guasti ai galleggianti e nello stesso tempo trovare una soluzione "definitiva" al problema.
Riparazione galleggiante cisterna 40m3 e modifica apertura valvola a sfera a monte
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Re: Riparazione galleggiante cisterna 40m3 e modifica apertura valvola a sfera a monte
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Re: Riparazione galleggiante cisterna 40m3 e modifica apertura valvola a sfera a monte
Leonardesche le tue trovate e comincio a sospettare che tu sia effettivamente Leonardo redivivo!!!!!
ciao, livio
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Re: Riparazione galleggiante cisterna 40m3 e modifica apertura valvola a sfera a monte
Ma che Leonardo... Archimede Pitagorico
Quando ero piccolo e leggevo i fumetti di Topolino, volevo diventare anche io un inventore come lui
Complimenti Giova
Luciano
Re: Riparazione galleggiante cisterna 40m3 e modifica apertura valvola a sfera a monte
I complimenti fanno sempre piacere, ma penso che in questo caso siano immeritati. Difatti non mi capacito di come per arrivare a capo di un problema così banale mi ci siano voluti così tanti anni.
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