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Ripariamo questa lanterna a led?

Inviato: dom 04 mag 2014 8:16 pm
da giovanni
Trattasi di lanterna VELAMP a led da 6V, a cui non funziona la ricarica della batteria attraverso il jack e occorre usare i cavi con coccodrilli direttamente su di essa.
Di sicuro c'è qualcosa che non va nella scheda di controllo ma vai a capire cosa.
Ecco alcun immagini per inquadrare la situazione:


lanterna
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sopra lanterna con presa caricab. e pulsante accensione
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targa lampada
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batteria
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caricabatteria
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cavi con coccodrilli
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scheda elettronica
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attacchi presa caricabatteria
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circuito stampato con cavi batteria, cavi presa jack, due fili alimentazione led e un filo per spia verde di carica sulla lanterna
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significato led sul caricabatteria
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A regola dovrebbe funzionare cosi: si inserisce il jack sulla presa della lanterna, si accende la spia
verde sul caricabetteria e la spia verde sulla lanterna, a carica completata si spegne il led verde del caricabatteria.
Il led rosso segnala l'inversione di polarità.
All'inizio pensavo che dipendesse dal caricabatterie, invece quando si attacca alla 220 è normale che non dia
segni di vita.
Il suo led verde si accende solo quando si attacca alla batteria. Nel nostro caso sembra che la presa sulla lanterna
non sia collegata alla batteria e in effetti con il tester si vede che non c'è tensione.


Che ne dite, ce la faremo? :)

Inviato: dom 04 mag 2014 10:08 pm
da Red Max
Un tentativo potrebbe essere il sostituire i due componenti attivi del circuito, uno è un normale stabilizzatore di tensione positiva 7808 l'altro potrebbe essere un transistor, basta andare in un negozio di elettronica e in base alla sigla prendere il ricambio, è roba da pochi euro.

Inviato: lun 05 mag 2014 8:05 am
da gibor
Sarà ma ci vedo qualcosa di poco chiaro in questa lampada, provo a descrivere che ragionamento ho fatto per dire questo.
Facendo due conti da quel po' che si vede direi che la carica avviene per tampone, in pratica la batteria al Pb/acido da 6V a piena carica secondo la media dovrebbe essere di 2,4x3=7,2V
A questi 7,2V va aggiunto uno 0,7V di caduta per diodo di sicurezza che eviti la scarica se togliamo la spina al caricatore senza scollegarlo dalla lampada, e siamo a 7,9V come potrebbe senz'altro essere dato che monta uno stabilizzatore a 8V fatto notare anche da RedMax.
Ma lo stabilizzatore ha una sua perdita per erogare 8V, la stimo circa sul 1,5V e arriviamo a circa 9,4V.
E guardando la foto della lampada la cosa corrisponde, si vede infatti sotto la targhetta che dice 9V
Ma il tuo caricatore in foto è da 6V, perciò dopo tutta la catena dei componenti non può riuscire a caricare la batteria, senza contare che fornirebbe troppa corrente durante la carica, infatti in targhetta riporta 600mA anziché 150mA come richiesto dalla lampada.

Dopo tutta questa pappardella, anche se ora collegando diretto riesci a caricarla lo stesso, se vuoi sfruttare il circuito interno con il limitatore automatico di fine carica, ti suggerisco di cambiare alimentatore con uno dalle caratteristiche come richiede la targhetta sotto la lmpada ;-)

P.s. Eviterei di commutare il caricatore che hai a 12V, dovrebbe andare in carica ma rischieresti di surriscaldare/danneggiare lo stabilizzatore interno di tensione da 8V.

Inviato: lun 05 mag 2014 6:40 pm
da giovanni
Gibor avevi ragione: quel caricabatterie non era il suo. Pensando di averlo perso, ero andato in negozio
con la lampada dove mi avevano dato quello della foto assicurandomi che era adatto per quella batteria.
Stamani, senza volerlo, ho ritrovato l'originale che in effetti è di 9V 150A.
La cosa più grave non erano tanto i 6V rispetto ai 9V dell'originale, ma il fatto che i due avessero le polarità invertite.
Difatti, l'originale aveva il "più" interno mentre l'altro l'aveva sull'esterno del jack. Si spiega anche il perché
bypassando il circuito della lampada il caricabatterie funzionasse: non c'erano le cadute di tensione prodotte
dal circuito di carica e , perciò, i 6V la batteria poteva prenderseli tutti.
E, adesso, si spiega anche perché avendo provato ad invertire i fili della presa, il led verde sul caricatore si accendesse
ma la batteria non ce la facesse a caricarsi. Difatti, dopo aver fatto la prova di carica a fili invertiti per
un paio d'ore il caricatore era rimasto freddo.

Per concludere, adesso è tutto a posto; ci rimane solo da capire perché, a polarità invertite, sul caricatore non
si accendesse il led rosso di errore polarità... :roll:

Inviato: lun 05 mag 2014 9:26 pm
da gibor
Bene tutto risolto meglio così,
mentre per il fatto che non ti indicava polarità invertita è semplice.
Il caricatore per capire che la batteria è collegata in modo sbagliato deve vedere la tensione della batteria stessa dallo spinotto di collegamento, questo viene impedito dal circuito tramite un diodo per evitare che la corrente possa uscire dalla presa del caricatore (l'avevo detto anche nel post di prima), quindi da lì può solo entrare proprio per evitare che si scarichi all'esterno.
Se invece quel caricatore con i due coccodrilli li metti invertiti diretti sulla batteria, vedrai che se accorge. :-)

Inviato: lun 05 mag 2014 11:18 pm
da giovanni
Tu l'hai capito perché questi caricatori non li fanno tutti con il senso della polarità standard?
Difatti, io avevo dato per scontato che l'esterno dovesse sempre essere il più e invece a quanto pare non è così,
visto che nella lampada c'era il meno. :? :shock:

Inviato: mar 06 mag 2014 10:20 am
da roby
giovanni ha scritto:Tu l'hai capito perché questi caricatori non li fanno tutti con il senso della polarità standard?
Difatti, io avevo dato per scontato che l'esterno dovesse sempre essere il più e invece a quanto pare non è così,
visto che nella lampada c'era il meno. :? :shock:
Perché la polarità non è standard, è una scelta del costruttore.
A rigor di logica sarebbe più corretto che il contatto esterno fosse sempre il negativo visto che è quello più esposto al contatto.
Ciao

Inviato: mar 06 mag 2014 6:25 pm
da gibor
Perché la polarità non è standard, è una scelta del costruttore.
A rigor di logica sarebbe più corretto che il contatto esterno fosse sempre il negativo visto che è quello più esposto al contatto.
Concordo la maggior parte infatti spesso rispetta quella logica del negativo all'esterno, ma per tutto il resto c'è una vera babele nel formato di quello spinotto comunemente chiamato DC.
Sembrano a prima vista quasi tutti uguali, poi per decimi o millimetri di differenza nei diametri, ce ne sono svariate decine di tipi. Senza contare poi quelli proprietari montati nei notebook o nei tablet che sono introvabili nei negozi d'elettronica.
http://www.lelettricoshop.it/index.php? ... ath=65_114

Inviato: mer 07 mag 2014 8:28 am
da giovanni
gibor ha scritto: senza contare che fornirebbe troppa corrente durante la carica, infatti in targhetta riporta 600mA anziché 150mA come richiesto dalla lampada.

Scusa gibor, mi spieghi meglio questo passaggio? :oops: Non è che dipende da quanto succhia la betteria da ricaricare? :roll:

Inviato: mer 07 mag 2014 9:21 am
da gibor
Lecito il tuo dubbio, infatti quando si sceglie un alimentatore per sostituire delle pile è proprio così, diverso invece il criterio nel caso di un caricabatterie.
Per fare un semplice paragone basta dire che i circuiti elettronici normalmente per funzionare richiedono una tensione stabile di un determinato valore (V) mentre la loro corrente assorbita (I) varia in base alle condizioni di lavoro.
Fin qui ci siamo per sostituire un batteria si prende un alimentatore che dia la tensione richiesta e che fornisca almeno una corrente sufficiente per il massimo richiesto dall'apparecchio.
Nel caso di un caricatore invece la corrente richiesta dalla batteria varia tantissimo da quando è completamente scarica a quando è a piena carica. Perciò per fare una carica corretta, e che non danneggi rapidamente la stessa, si deve fornire una corrente stabile (calcolata in base alla capacità della batteria) per tutto la durata del ciclo.
Per fare questo senza addentrarsi in complicate formule, serve un circuito che possa correggere questa corrente di carica, questo circuito è appunto quello che trasforma un alimentatore in caricabatterie.
E correggere nel tuo caso significa anche che il regolatore deve dissipare la potenza in eccesso fornita dall'alimentatore, quindi se ne metti uno troppo grosso potresti danneggiare il regolatore che ha questo compito.

Visto in un modo ancora più pratico tu pensa ad un caricabatterie da automobile, ora secondo te nonostante che che la sua tensione nominale d'uscita è di 12V, lo collegheresti ad una piccola batteria da scooter?
Se lo fai lasciala veramente poco, perché farai bollire tutto in brevissimo tempo, gli darebbe infatti una corrente di carica media di 4-8Ah invece di 0,6-1Ah.

Spero di essere stato comprensibile, ma l'argomento per quanto possa sembrare banale, è complesso e purtroppo spesso anche sconosciuto a tanti degli addetti di settore.

Inviato: mer 07 mag 2014 12:52 pm
da Red Max
Esatto bisogna caricare a corrente costante in base alla batteria, sulle vecchie nichel cadmio c'era scritto tot milliampere X tot ore.
Giustamente se l'alimentatore del caricabatterie ha meno volt il caricabatterie non lavora, se ne ha troppi si surriscalda/brucia.
Poi c'è il fatto che i caricabatterie rapidi vanno ad impulsi... e poi c'era l'effetto memoria...

Inviato: mer 07 mag 2014 6:59 pm
da giovanni
Grazie ad entranbi per le delucidazioni.
Sarebbe interessante, a futura memoria, fare un articolo sull'argomento e inserirlo nella sezione "elettricità".:)

Inviato: gio 08 mag 2014 10:44 am
da cabestano