giovanni ha scritto: .....
Visto, che la trave non deve essere comunque soggetta a flessione, come si spiega questa,
dove il monaco appoggia sulla trave e la flessione c'è?
e chi ha detto che una trave non deve essere sottoposta a flessione???
è la sua funzione principale! altrimenti i solai in legno come si reggerebbero?
il legno infatti sopporta bene sia sforzi di compressione che sforzi di trazione (ovviamente paralleli alle fibre) e per questo è un materiale principe in architettura
detto questo nel primo caso il monaco (detto in soldoni) tende ad abbassarsi spinto dai puntoni, ed a rialzarsi spinto dalla catena, quindi le forze si bilanciano a vicenda
nel caso invece dove non tocca, ha una funzione non essenziale ma comunque significativa
la funzione statica della capriata è, in entrambi i casi, creare una struttura NON spingente: cioè se io appoggiassi i puntoni sopra i muri della casa, i puntoni spingerebbero verso l'esterno, creando delle tensioni che andrebbero a far ruotare i muri stessi, aprendoli come un castello di carte.
questo perchè (in linea di massima) i muri funzionano solo a compressione, cioè reggono ottimamente sforzi verticali (pesi) ma non sopportano sforzi laterali (vedasi terremoti o strutture spingenti)
inutile dire che il concetto di "cordolo in cemento armato" è arrivato qualche secolo dopo la capriata
la capriata invece fa in modo di "trasformare" questi sforzi spingenti in sforzi verticali che vanno direttamente verso il basso, quindi perfetti anche per i muri in pietra
immaginiamo di prendere due mattoni pieni e metterli a terra ad 1 metro di distanza l'uno dall'altro, disposti in verticale: questi sono i muri della casa
ora proviamo a salire sopra ai mattoni, a gambe divaricate: le nostre gambe sono le travi del tetto che spingono verso l'esterno
secondo me i mattoni cadono, e noi con loro
ora proviamo a mettere una tavola di legno sopra ai mattoni (catena) ed a salirci sopra come prima: forse va meglio
