gibor ha scritto: L'idea prende lo spunto dal movimento in orizzontale di un fuso nel telaio, e da una paletta che come un vomero a doppio effetto può, sia in verso che nell'altro buttare fuori lo sporco solo da un lato proprio come una zolla di terra.
La navetta vuole agganciata a due lati con il filo, e credo che la puoi fare con anche con solo un ritaglio di lamiera, basta che segua la forma esatta della tua gronda.
L'idea non sarebbe male... tanto più che avrei anche già il materiale giusto: un pezzo di gronda di rame
(della stessa misura di quelle montate) che avevo preso anni fa (quando mi venne l'idea del filo) per creare
un banco di simulazione dello spostamento dello scovolino dentro la grondaia e per verificare i grado
d'interferenza dello stesso con i fili delle cicogne.
Il concetto del tuo sistema è completamente alternativo all'idea originaria che prevedeva l'accumulo progressivo
dalle parti dello scovolino degli aghi, fino a scaricarli in fondo alla gronda.
La scelta della forma circolare dello scovolino non era stata casuale ma obbligata dalla necessità di avere
uno strumento più corto possibile e di forma simmetrica al fine di poter essere inserito dal basso all'inizio
della gronda. Difatti, in quel punto si trovano le tegole ad angolo che stanno per metà in una facciata
della casa e nell'altra nella facciata perpendicolare, ecco, ho costatato che solo la forma circolare è quella che
consente l'inserimento dentro la gronda passando sotto a questa tegola senza toccarla.
Per dire, che la "spoletta/vomere" quando si tira dal basso assume una posizione verticale poi, nel momento
che deve assumere la posizione orizzontale dentro la gronda, ruota battendo sullo spigolo della gronda
e anche ammesso che non si impunti nell'orlatura esterna della stessa non è detto che ce la faccia a non interferire
con la tegola di angolo. Di spazio ce n'è poco e solo un oggetto circolare mi pareva che potesse entrare senza urtare detta tegola.
Per il discorso che con il sistema del "vomere" si evitano gli ammassamenti progressivi durante
il tragitto lungo la gronda perché verrebbero espulsi fuori, c'è da dire che se viene fatta una manutenzione programmata
ad intervalli regolari senza aspettare che gli aghi siano troppi, sicuramente si eviterebbe che l'accumulo
fosse tale da bloccare il movimento dello scovolino nei punti dei fili a traverso.
Comunque, per adesso ogni ipotesi va tenuta in considerazione; domani guardo per bene il tetto con il binocolo
per stabilire con esattezza l'ingombro massimo che può avere lo strumento per passare sotto la tegola
iniziale e poi se ne riparla...
