Alimentatore amplificatore Elvox 831

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gibor
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Alimentatore amplificatore Elvox 831

Messaggio da gibor »

Il citofono in questione scricchiola, insomma alzando la cornetta si ode un crepitio casuale che a volte cessa a volte no, e può diventare talmente forte da rendere impossibile la comunicazione.
Avendo avuto già problemi in passato con i fili che arrivano al posto esterno, sul momento avevo battezzato che quel rumore fosse causato da un falso contatto su qualche cavo.
E come avevo anticipato in un altro post, ho messo in cantiere il rifacimento di tutto l'impianto.
Ho iniziato a smontare i componenti in modo da poter rimuovere i cablaggi ed iniziare le opere di muratura.
Nel frattempo a banco ho provato a collegare fra loro cornetta amplificatore/alimentatore e il posto esterno... sorpresa nonostante non ci fossero i cavi sospettati scricchiolava ancora.
Visto lo spropositato costo di quel amplificatore (se così si può avere l'ardire di chiamarlo) da elettronico son passato alla ricerca del guasto.
Passo dopo passo ho sostituito tutto, ma ancora non cessa il problema.
Quando dico che ho cambiato tutto dovete intendere compreso i microfoni e gli altoparlanti, che ho poi collegati al volo con fili cortissimi sull'alimentatore.
Visto che non ne sono venuto a capo ho ricavato lo schema dell'oggetto, e da come mi pare di ricordare è una configurazione davvero insolita.
Dovrebbe trattarsi di un circuito a reazione, mi sembra fossero in voga ai tempi delle valvole e nei primi transistorizzati (anni 60-70).
Questo modello invece è degli anni 90, probabilmente debbono aver rispolverato qualche vecchio progetto per poi applicarlo a quell'uso.
Se le cose stanno così, è tutta fatica inutile, la natura di quei circuiti è proprio l'instabilità e un comportamento simile ad un ricevitore ad onde lunghe.
Il dubbio rimane ora come mai finora non abbia mai raggiunto livelli di disturbo così elevati.
Se ci sono elettronici di vecchia data che vogliano darci uno sguardo, solo per pura curiosità riporto lo schema dello stadio amplificatore.

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cabestano
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Messaggio da cabestano »

Da vecchio elettrico (elettronico per hobby in età pensionistica) ti dirò che salta all' occhio immediatamente la pochezza del circuito, in questo forum stesso abbiamo già trattato l' argomento dei posti esterni Urmet, che almeno avevano 3 transistor. Ma, anche se non ti servirà a molto, ti racconto cosa mi accadde con un impianto citofonico. Molto tempo fà installai un impianto citofonico in un condominio in cui abitavo, ricavato da vecchie case basse e lunghissime. Per forza di cose era molto esteso, come impianto. Temendo di avere cadute di segnale , abbondai con le sezioni dei cavi. Alla messa in funzione si palesò una serie di disturbi che non seppi risolvere. Rivoltomi alla casa costruttrice, mi consigliarono di attenuare il segnale con un circuitino da loro fornitomi, imputando il malfunzionamento alla sezione eccessiva dei cavi e la loro percorso, forse le linee viaggiavano parallele a linee di potenza. Bene. attenuato il segnale, tutto si risolse. Magari potresti fare qualche prova a banco, magari variando lunghezze e sezioni o intrecciando i cavi, non si sa mai....
Puoi anche vedere questa discussione:
http://www.plcforum.it/f/topic/149516-f ... ono-elvox/
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger
gibor
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Messaggio da gibor »

Ciao Cabestano, e sì a volte capitano cose dove la teoria sembra scontrarsi con la realtà.
Nel mio caso credo sia un disturbo delle trasmissioni digitali che si infiltra (oramai non c'è che l'imbarazzo della scelta fra dtt cellulari wifi e repeater di varia natura).

È chiaro che se anche il circuito è strimizito all'osso, la sua semplicità non limita per questo di avere una discreta potenza.
All'epoca era uno dei pochi modelli che si sentiva decentemente, senza dovere per questo, chi suonava, entrare con l'orecchio nella buca della posta :-D

Di prove oramai ne ho fatte e rifatte fino allo stremo, mi manca solo di ricostruire interamente il circuito su una mille fori nel tentativo di eliminare un possibile deterioramento della bachelite con cui è costruito lo stampato.

Una precisazione sul circuito però debbo farla, non è mai stato totalmente silenzioso, ma ha sempre permesso di parlare con l'esterno, ora da un po' si riesce a farlo solo raramente.

Non so se sei abbastanza ferrato in una materia sopratuttocosì antiquata, ma quel circuito, si vede chiaramente che trae origini dalle valvole. Tant'è che il transitor era un bd140 (piuttosto corposo come stadio preamplificatore) mentre il guadagno sarebbe totalmente insufficiente per pilotare un altoparlante partendo solo da segnale generato da una capsula al carbone.
Il trucco c'è, è che tramite la rete del condensatore da 47 e la resistenza da 10k, ripesca parte del segnale per riamplificarlo un numero maggiore di volte rispetto all'unitario hfe.
Questo circuito si chiama a reazione, o superreazione quando si mischia componente rf e componente audio.
Da qui è facile capire (come anche nel forum segnalato), la facilità di un innesco, e che non era propriamente un larsen come andavano dicendo.

Su questo tipo di circuito base, esistevano delle comuni radioline, che con un solo transistor facevano tutto, ed è anche per questo il sospetto che l'infiltrazione di disturbi sia di natura digitale.

Ora cmq che so da dove nasce il problema saprò come comportarmi.
gibor
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Iscritto il: mar 19 lug 2011 11:04 am

Messaggio da gibor »

Allora ho appena ricostruito il circuito separatamente, stessi componenti nessun rumore :-P
anche se è la prima volta che lo vedo, con questo si conferma il deterioramento della bachelite con cui è fatto lo stampato.
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