Come ricostruire colonna per cancello?

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giovanni
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Come ricostruire colonna per cancello?

Messaggio da giovanni »

Eccomi con un altro quesito di muratura.
Allora, abbiamo nel condominio un cancello che risultava tutto fuori allineamento e ciò era provocato da una colonna che era diventata instabile a causa delle lesioni procatogli da un lavoro di consolidamento nel muro adiacente. Difatti in tale muro c'era una grossa crepa e per sanarla vi avevano messo dentro un armatura di farro saldata.
Per cui, il cretto nel muro si è si richiuso, ma ha tirato da una parte la colonna, che si è perciò fratturata e vacilla.
Abbiamo notato che tale colonna è instabile perché facendo forza sul cancello si vede che ondeggia pericolosamente.

Immagine

Dato per scontato che tale colonna, che sara di 50x50 cm e alta 2.5 metri
come si può immaginare un intervento di ricostruzione?

L'importante è che per rifarla vengano usati i soliti mattoni di questa.
Difatti, trattasi di un vecchia casa del 700 e dopo la ricostruzione non dovranno vedersi differenze con la colonna rimasta integra.

Il primo a cui l'abbiamo fatta vedere è un fabbro, che ci ha detto che secondo lui i metodi di ricostruzione sono solo due: il primo è rifarla in cemento armato (all'interno) e ricoprirla all'esterno di mattoni. Il secondo invece sarebbe usare una putrella in acciaio, sempre ricoperta di fuori da mattoni.
Un altro fabbro ci ha sconsigliato l'uso della trave in ferro, perché foderarla di mattoni non è regola... difatti sono due materiali che non possono assolutamente sposarsi per problemi diversi.

Sembrerebbe che l'unica fosse l'ipotesi del cemento armato... ma come si riesce, in tal caso, ad immaginare il fissaggio del cardine?
Oppure ci, perché invece non rifarla semplicemente tutta di mattoni come era questa? In fondo ha retto 200 anni e se non avesse subito il trauma anzidetto sarebbe stata li per altrettanti....
Metto anche una foto del cardine superiore, mentre per il sotto è semplicemente il montante del cancello che nella parte inferiore entra in una piastra forata a terra.

Immagine

Allora: come consigliate di ricostruire tale colonna? E nel caso vinca l'opzione del cemento armato, come fissare il cardine superiore? Sicuramente immagino andando a ancorarsi ai ferri dentro il cemento...
però come?

E ancora: secondo voi la ditta che ha fatto l'intervento, perché non aveva previsto che il ritirare il muro avrebbe spostato anche la colonna?
Lo so, tutti siamo bravi a criticare "dopo", ma tanto per parlare: visto che la colonna è stata tirata da quei due ferri orizzontali che si vedono sulla dx nella foro, non sarebbe bastato tagliarli aspettare che tutto si consolidasse e poi, alla fine, ricollegarli tramite due semimanicotti saldati nel punto di giunzione?

Grazie
Giovanni
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mariobrossh
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Messaggio da mariobrossh »

non sono un esperto del settore ma visto che in ogni
caso la dove ricostruire già che ci siete cambiate quell'orribile
colonna citofonica che non si addice per niente allo stile di
quella splendida villa del 700 magari con uno tipo questi
in foto

p.s. mandami pure a quel paese per non essermi fatto gli affari miei ... :lol: :lol:

Immagine

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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Ma scherzi....quella è stata la più "grande" idea dell'architetto che ha progettato la ristrutturazione dell'immobile. :lol: :lol: :lol:

NB: quel "totem" è stato espressamente autorizzato/ordinato dalla Soprintendenza ai beni artistici e architettonici, che non volevano il "falso antico"... visto che a quei tempi i campanelli non esistevano.
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mariobrossh
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Messaggio da mariobrossh »

invece i totem si ............... :lol: :lol: :lol:
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Angelo74
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Messaggio da Angelo74 »

Ciao
io abito in provincia di L'Aquila, e dopo il terremoto alcune strutture a
blocchi sono state rinforzate dall' interno delle mura senza toccare la
superficie: agli angoli sono state praticate delle perforazioni e' stato
iniettato un composto a base di carbonio. In pratica a lavoro finito
avevano imbragato le mura con delle spille in carbonio. Forse nel vostro
caso bloccando la colonna nella posizione corretta e trapanando dall'
alto ... ma ripeto che ne ho sentito parlare per gli angoli delle case a
blocchi.

P.S.
per il totem personalmente penso che la scelta fatta dai beni culturali sia
stata giusta, e poi non mi sembra poi tanto brutto, anzi... :)

Angelo
rele
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Messaggio da rele »

La soluzione piu' sicura ed esteticamente valida,

è rifare entrambi i pilastri in cemento armato ;)

e poi ricoprirli con dei finti mattoni
o meglio recuperare i vecchi mattoni ed utilizzarli come rivestimento tagliandoli per la verticale, così da salvare l'estetica.

Altre soluzioni sicure non ne esistono, perchè il cedimento dei pilastri di mattoni pieni è un classico su cancelli datati.

Se poi voleste mettere un automatismo d'apertura in futuro, si scardinerebbe subito.

Quei pilastri avranno almeno minimo 70 anni ed all'epoca ed i leganti che usavano facevano la presa che potevano.
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

rele ha scritto: ------------
Quei pilastri avranno almeno minimo 70 anni ed all'epoca ed i leganti che usavano facevano la presa che potevano.
Come eta diciamo almeno 150 anni... :)
Il motivo delle fratture sulla colonna è dipeso, come già detto, da un grosso lavoro di consolidamento di quel muro che si vede sulla destra della colonna.
La colonna è collegata nella sua parte superiore attraverso quei ferri che si vedono sulla sua dx al suddetto muro che aveva una grossa crepa verticale
di alcuni cm. Hanno rinforzato/ritirato il muro con una armatura metallica saldata al suo interno e a distanza di poco tempo ecco che la trazione esercitata sulla colonna dalla crepa che si chiudeva, in pratica l'ha scardinata.

Avendolo potuto prevedere (era possibile? forse si) sarebbe bastato durante i lavori: togliere l'anta dx del cancello, tagliare quei 3 tiranti
in ferro che collegavano la colonna al muro, fare il lavoro sul muro, lasciare che la struttura potesse assestarsi, ed infine ricollegare la colonna al muro risaldando i tre ferri di sostegno.

Ormai il danno però è fatto, e considerando che stiamo parlando di un condominio di 30 appart., un lavoro radicale che preveda addirittura il rifacimento di ambedue le colonne in cemento armato ce lo possiamo scordare.
Ecco perché sarebbe interessante considerare anche l'ipotesi avanzata da
angelo di effettuare un intervento conservativo su quella colonna.
:)
rele
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Messaggio da rele »

La tecnica che accennava Angelo,

va bene su parti monoliti come colonne di un sol pezzo di sasso fratturate o similari.

Su un pilastro di mattoni pieni assemblati 150 fa, quindi con calce e basta,

non è valida. E' ormai un aggglomerato non solidamente aggregatoe si rischia che nell'operare si disgreghi ulteriormente.

L'instabilità dei pilastri datati fatti in mattoni è un classico problema nelle ristrutturazioni,
come è un classico che poi cedano, a volte con conseguenze non irrilevanti e magari ci scappa anche qualche danno alle persone o danno a cose, anche fuori della proprietà.

Va beh,
se il problema d'instabilità era palese a tutti, in caso di cedimento, al limite son cXXXi dell'amministratore,
ma se arriva il cancello in testa a qualcuno, in ogni caso non è il massimo...

Non capisco perchè non abbiate deciso in sede di'intervento sui muri adiacenti, anche una risoluzione del problema pilastri.
C'era già l'impresa in azione.


Al limite si potrebbe ingabbiare il pilastro con delle piattine adeguate di ferro e poi ancorare il tutto alle strutture metalliche del muro.

Con mattoni similari di recupero, opportunamente affettati si potrebbe poi ricreare la parte esterna per ripristinare l'aspetto esteriore.
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°°Giacomo°°
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Messaggio da °°Giacomo°° »

concordo con la soluzione del pilastro in CA, dotato di una piccola fondazione al fine di dargli stabilità al ribaltamento.
io procederei smontando letteralmente la colonna, mattone per mattone, al fine di riutilizzarli per "rivestire il pilastro" che starebbe all'interno.
i cardini si saldano tramite staffe in acciaio inox o zincato ai ferri di armatura del c.a., di modo che formino una struttura unica con il pilastro una volta gettato.
potresti anche realizzare delle staffe ad hoc, da mettere con viti ad espansione sul CA una volta che questo sia seccato, ma la vedo una soluzione un pò inferiore tecnicamente.

la soluzione di restauro descritta da Angelo, seppur corretta, la vedo in questo caso forse eccessiva per il valore della colonna in questione.
Una ditta media te la realizza in 4/5 giorni di lavoro, smontaggio, armatura, getto e rivestimento...

p.s. di solito comunque, quando c'è di mezzo la soprintendenza, il progetto va sottoposto alla loro valutazione/approvazione, e di solito danno sia consigli che prescrizioni tecniche da seguire, nonchè eseguono visite in cantiere di controllo
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Grazie Giacomo, vi farò sapere gli sviluppi.
villeneuve
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Messaggio da villeneuve »

concordo anch'io con giacomo anche perchè il pilastro seppur con dimensioni inferiori riesce con un armatura adeguata e con una solida base a reggere il cancello salvando poi i mattoni che saranno sempre quelli dell'epoca e potranno essere ripuliti in quanto a quei tempi erano fatti a mano quindi irregolari e stà proprio lì la loro caratteristica bellezza. ciao
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

---Aggiornamento----

Allora, siamo ancora a livello di studio preliminare... però, sono emersi alcuni elementi che prima ci erano sfuggiti. Riguardo alla possibilità di rifare la colonna in CA e poi foderarla dei soliti mattoni è emerso che il lavoro non è fattibile, in quanto la colonna sta sopra il pozzo che si vede alla sua dx in basso. In pratica la bocca del pozzo è circa 1 mt. ma sotto il livello stradale allarga fino ad almeno 3 mt; cosicché scavando per fare la base al CA entriamo dentro il pozzo....
Detto questo rimangono solo due alternative: smontarla e rifarla esattamente come prima; e si può presumere che se ha retto 150 anni con i materiali che usavano allora credo, che con i materiali attuali ne reggerebbe senz'altro di più.
La seconda ipotesi è di restaurarla/consolidarla, senza buttarla giù.
A questo proposito, oltre alla tecnica proposta da Angelo, ne avrei elaborata una tutta mia... che però è solo teorica, e per questo, magari, aspetto conferma dagli esperti......
Si tratterebbe di questo:
intanto occorre di rimettere in piombo la colonna, "svincolandola" dalla trazione che su essa esercita il muro e che l'ha fatta crettare. Per far questo mi pare che le possibilità siano due: la prima, allentare la presa sulla colonna delle sbarre dell'inferriata scavandoci intorno... ma penso che occorra andare molto in profondità, perché se invece di sfilarsi hanno tirato addirittura la colonna fino a farla rompere significa che dentro le sbarre saranno state piegate a squadra e che gli andrà levato molto materiale intorno...
La seconda ipotesi, sarebbe lasciare le sbarre al loro posto e cercare di recuperare quei 2 cm. di spostamento/inclinazione della colonna, usando dei cunei.
Cerco di spiegarmi: visto che non si tratta di una grande distanza fra la colonna ed il muro, (max 1. 5 mt)se io prendo una trave di legno robusta, mettiamo di 1.45 mt, la inserisco fra muro e colonna e poi nello spazio che rimane ci inserisco un cuneo/zeppa, sempre di legno, e poi ci batto con una mazza dal sopra, non credete che riesco a far tornare la colonna diritta? In pratica la speranza è che cosi facendo le sbarre di ferro della inferriata di sfilino di 2cm dal muro, permettendo alla colonna di ritornare nella sua posizione naturale.
Ammettiamo per un attimo che la cosa funzioni ed adesso noi avessimo la nostra colonna diritta; si tratta ora di consolidarla.

Visto che la colonna ha ceduto e l'ha fatto in alcuni punti specifici, io direi, intanto, di partire da li... e poi considerando che lo sforzo maggiore a flessione viene retto dai mattoni esterni, io proporrei di togliere la vecchia malta per circa 15 cm tutto torno il perimetro della crepa puntellando e contemporaneamente riempire lo spazio con una resina specifica, che oltre a riempire dovrebbe anche incollare, in modo tale che i mattoni sopra siano collegati in modo permanente a quelli sotto.
Tale operazione va ripetuta per tutte le zone delle crepe e il lavoro potrebbe dirsi finito.
Poi, se uno volesse strafare il "servizio" la fa in tutte le fughe dei mattoni
e a quel punto chi la smuove più questa colonna?

Tutto questo, naturalmente, come concetto, poi per la realizzazione aspetto consigli da chi ha esperienza sul campo. :)
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