Manutenzione canne fumarie per le stufe a legna

Tutto ciò che riguarda il FaiDaTe ma non rientra nelle categorie precedenti
gibor
Messaggi: 1438
Iscritto il: mar 19 lug 2011 11:04 am

Manutenzione canne fumarie per le stufe a legna

Messaggio da gibor »

Salve se qualcuno di voi ha un stufa a legna in casa, si sarà reso conto che utilizzata anche solo saltuariamente, si deve pulire di in tanto in tanto la canna fumaria.
Io ne ho una del tipo stufacamino, per chiarire sono di quelle in ferro e porcellana con su un vetro nella portella del focolare, sono tanto belle da guardare e riscaldano pure bene, ma sono altrettanto brigose quando si devono ripulire.

Veniamo al dunque la canna fumaria, l'operazione di pulizia è un massacro per me e per gli ambienti, perciò pensavo a come si poteva trovare un modo per limitare quanto più possibile questa operazione.
L'idea di fondo è quella di trovare un modo di fermare la fuliggine all'uscita della stufa, magari anche correndo il rischio di dover rendere l'operazione di pulizia del filtro settimanale, ma pur di evitare il più possibile lo smontaggio delle tubazioni.

Dando libero sfogo alla fantasia, e cercando soluzioni già pronte, si trovano degli scrubber...

Immagine

sono filtri ad acqua da mettere prima dell'uscita fumi. Ma sono utilizzati perlopiù dalle pizzerie per evitare emissioni di fumi in città, senza contare che proprio economici non sono, inoltre richiedono anche energia elettrica costantemente (c'è una pompa dell'acqua).

Dal settore automobilistico invece ci sono due cose che abbinate fra loro credo possano dare risultati, vediamo un po' cosa stò sperimentando...

Prendendo per spunto dal fap e dal funzionamento del catalizzatore mi sono chiesto: mettendo un filtro fatto con lana d'acciaio nel percorso fra il focolare e l'uscita del camino, si potrebbe riuscire a trattenere almeno un po' di fuliggine, poi quando la fiamma riscalda a sufficienza, il carbone che si è depositato potrebbe incendiarsi ripulendosi così da solo.

Un primo tentativo è andato male, avevo messo il filtro proprio nell'uscita della stufa, e non mi raggiungeva mai temperature sufficienti intoppandosi. Ora da qualche tempo l'ho spostato sul labirinto interno, lì vedo che i depositi son bianchi quindi la combustione del carbone avviene, per il resto staremo a vedere come si comporta.

Questo è un forum sul fai da te, inteso per lo più come hobby e riparazioni domestiche, ma con questo provo a stuzzicare l'inventiva applicata ad un argomento vecchio come il mondo, e tutt'ora irrisolto, chissà che qualcuno non abbia idee più interessanti....
Avatar utente
polposcialbo
Messaggi: 296
Iscritto il: mer 25 lug 2012 5:22 pm

Re: Manutenzione canne fumarie per le stufe a legna

Messaggio da polposcialbo »

interessante argomento ed arguta interpretazione del fenomeno da parte tua.

Sinceramente non credo che utilizzando un sistema tipo FAP tu riesca ad evitare intasamenti della canna fumaria. Infatti i depositi carboniosi è vero che si accumulano sul filtro che hai inserito, ma poi quando vengono ossidati dalle elevate temperature che si creano in stufa, non fanno altro che scindersi in polveri di diametro minore e solo in minima parte diventano emissioni gassose (cosiddetti COV - composti organici volatili). Quindi le polveri più fini vanno comunque (anzi sicuramente anche meglio delle più grossolane) ad intasare pian piano la canna.
Un sistema sicuramente efficace per le polveri è un abbattitore ad umido (scrubber), da te citato, ma te lo sconsiglio vivamente anche perché ti troveresti con un "notevole" aggravio di gestione: oltre alla pompa di iniezione avresti anche da smaltire i fanghi prodotti dal depolvero.
Un altro sistema potrebbe essere un filtro a tessuto, ma, non potendo utilizzare aria compressa per il lavaggio, come si fa normalmente nei filtri di questo tipo, avresti tempi di intasamento brevissimi. Come ben saprai poi occorre fare moltissima attenzione alla corretta evacuazione dei fumi, perché una perdita di carico eccessiva nelle condotte di evacuazione poi potrebbe generare una cattiva combustione con produzione di CO (monossido di carbonio).
Guarda, ho ragionato a "voce alta" ed alla fine personalmente ti consiglierei di non utilizzare alcun tipo di filtro, ma di valutare solo se il percorso dei fumi è lineare oppure se si sono molte curve ed eventulamente cercare di eliminare le suddette curve privilegiando un percvorso meno "ad ostacoli" dei fumi.
Non è mai troppo tardi per imparare
gibor
Messaggi: 1438
Iscritto il: mar 19 lug 2011 11:04 am

Re: Manutenzione canne fumarie per le stufe a legna

Messaggio da gibor »

polposcialbo ha scritto:interessante argomento ed arguta interpretazione del fenomeno da parte tua.

...ma poi quando vengono ossidati dalle elevate temperature che si creano in stufa, non fanno altro che scindersi in polveri di diametro minore e solo in minima parte diventano emissioni gassose (cosiddetti COV - composti organici volatili)
Condivido in pieno i tuoi dubbi, però non sono un neofita del campo, ti posso garantire che racchiudere in una formula il comportamento della combustione di una stufa a legna, è praticamente impossibile.
Tutto succede dentro al focolare fuorché una combustione stechiometrica, ma è anche per questo che si formano depositi carboniosi in maniera consistente.
La fase più critica è quando la stufa è completamente a regime con fiamma alta, e poi si vuole abbassarla chiudendo parte dell'aspirazione, inizia così una lunga fase di raffreddamento con carenza d'ossigeno, questa situazione dà luogo a forte formazione di fuliggine.
Se fosse una caldaia dove l'apporto combustibile/comburente si può calibrare a piacere, allora è certo che non riuscirebbe mai a bruciare su quel filtro, perché non ci sarebbe più ossigeno a disposizione.
Invece in un focolare a legna di nuova concezione si lavora già con due immissioni d'aria (una sotto e una sopra la fiamma), poi anche durante il normale ciclo di funzionamento, solo una piccola parte del flusso d'aria viene interessato, e su per il camino si infila un'alta percentuale di ossigeno salvo in quella fase che ho detto prima, poi su questo spero di fare affidamento nel bruciare quei depositi su quel filtro.

Chiaro che anch'io ho ragionato a voce alta, poi l'unico modo che avevo per verificarlo è quello di provare...

Potrebbe essere l'uovo di colombo o una czz..ta gigantesca :lol: :lol: :lol:
Avatar utente
polposcialbo
Messaggi: 296
Iscritto il: mer 25 lug 2012 5:22 pm

Re: Manutenzione canne fumarie per le stufe a legna

Messaggio da polposcialbo »

gibor ha scritto:
polposcialbo ha scritto:interessante argomento ed arguta interpretazione del fenomeno da parte tua.

...ma poi quando vengono ossidati dalle elevate temperature che si creano in stufa, non fanno altro che scindersi in polveri di diametro minore e solo in minima parte diventano emissioni gassose (cosiddetti COV - composti organici volatili)
Condivido in pieno i tuoi dubbi, però non sono un neofita del campo, ti posso garantire che racchiudere in una formula il comportamento della combustione di una stufa a legna, è praticamente impossibile.
Tutto succede dentro al focolare fuorché una combustione stechiometrica, ma è anche per questo che si formano depositi carboniosi in maniera consistente.
La fase più critica è quando la stufa è completamente a regime con fiamma alta, e poi si vuole abbassarla chiudendo parte dell'aspirazione, inizia così una lunga fase di raffreddamento con carenza d'ossigeno, questa situazione dà luogo a forte formazione di fuliggine.
Se fosse una caldaia dove l'apporto combustibile/comburente si può calibrare a piacere, allora è certo che non riuscirebbe mai a bruciare su quel filtro, perché non ci sarebbe più ossigeno a disposizione.
Invece in un focolare a legna di nuova concezione si lavora già con due immissioni d'aria (una sotto e una sopra la fiamma), poi anche durante il normale ciclo di funzionamento, solo una piccola parte del flusso d'aria viene interessato, e su per il camino si infila un'alta percentuale di ossigeno salvo in quella fase che ho detto prima, poi su questo spero di fare affidamento nel bruciare quei depositi su quel filtro.

Chiaro che anch'io ho ragionato a voce alta, poi l'unico modo che avevo per verificarlo è quello di provare...

Potrebbe essere l'uovo di colombo o una czz..ta gigantesca :lol: :lol: :lol:
sì, è vero il processo di combustione in una stufa domestica è di difficile conduzione, senza alcun dubbio.
Se vuoi piazzarci un filtro, l'unico possibile è quello che hai inserito tu, per i motivi sopra esposti.
Quindi non resta che provare, anche se - ne sono convinto ;) - ti si formerà particolato ancora più fine, perché avrai sempre dell'incombusto nella "post combustione" dei residui carboniosi del filtro, soprattutto nei transitori in difetto di ossigeno che indicavi tu.
Comunque l'empirismo è il sale di noi hobbysti del fai da te, quindi vai con le prove! ;) :D
:D
Non è mai troppo tardi per imparare
Avatar utente
cabestano
Messaggi: 1246
Iscritto il: dom 23 dic 2012 8:38 am
Località: piemonte
Contatta:

Messaggio da cabestano »

Io, nell' industria chimica, ho apprezzato gli scrubber. Però tempo fà vidi su un canale satellitare un documentario sulle stufe a lagna di ultima generazione e mi pare che questa ne faccia parte.Che ve ne pare?

http://jotul.com/it/home/la-combustione-pulita-Jotul
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger
gibor
Messaggi: 1438
Iscritto il: mar 19 lug 2011 11:04 am

Messaggio da gibor »

@cabestano

Sono certamente un passo in avanti, ma non pensare sia così drastica la differenza, quel gioco su cui si basa la combustione secondaria, entra in funzione solo quando molte altre condizioni sono soddisfatte.
Anche la mia è già con quegli accorgimenti, e vedere la fiamma blu sopra l'altra (perché è così la fiamma del gas di legna), e abbastanza raro, sbilanciarmi a voler quantificare credo che l'apporto in termini pratici sia di poco superiore al 20% rispetto una tradizionale.

Se ti interessa l'argomento sono in debutto le fiamme rovesciate,


Immagine

http://www.wallnoefer.it/cgi/sdcgi.exe? ... =D&mid=bkt

ma da quel che dicono son più le noie che i vantaggi...
http://www.energeticambiente.it/caldaie ... urale.html
Avatar utente
cabestano
Messaggi: 1246
Iscritto il: dom 23 dic 2012 8:38 am
Località: piemonte
Contatta:

Messaggio da cabestano »

L' argomento è interessante, io sono lo sfortunato possessore di un caminetto tradizionale (che per scomodità e resa accendo solo nelle feste comandate per pura coreografia) , ma la mia metà non vuole assolutamente rinunciarci, io lo avrei sostituito da anni con qualche cosa di più funzionale, anche per mitigare la bolletta del metano, ma.......
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger
gibor
Messaggi: 1438
Iscritto il: mar 19 lug 2011 11:04 am

Messaggio da gibor »

Bhè recita il detto fra moglie e marito non mettere il dito... però se credi possa essere d'aiuto questo.
Gli hai fatto vedere come può diventare con un inserto da incasso?
Tutte le donne di mia conoscenza che l'hanno visto lo hanno apprezzato...
Senza voler fare della pubblicità secondo me sono un'ottima scelta per abbinare resa ed estetica di un camino tradizionale, ci sono ad aria e ad acqua, hanno già la combustione secondaria e non ultimo in gran parte scompare il problema degli odori e del nero sui muri... se ti sembra poco.

Immagine
Avatar utente
mariobrossh
Moderator Maximo
Messaggi: 17229
Iscritto il: lun 17 ago 2009 9:11 am
Località: Cosenza

Messaggio da mariobrossh »

quello proposto da Gibor se non sbaglio è un termocamino, bene,
essendo io un reduce di questo sistema vorrei intromettermi per fare
alcune considerazioni.
Il termocamino è un ottimo sistema per riscaldare casa senza rinunciare
alla calda e piacevole compagnia del fuoco acceso, però c'è da dire che
se è il solo mezzo per riscaldarsi deve stare accesso tutto il giorno
perché non è una caldaia a gas che in 30 minuti fa scaldare i termosifoni,
quindi la mattina bisogna alzarsi presto per pulirlo e caricarlo, poi ci deve
essere sempre qualcuno in casa che lo alimenta durante la giornata, per
non parlare del fatto che, ad inizio stagione bisogna sistemare circa una
novantina di quintali di legna e che la stessa va trasportata diverse volte
al giorno per l'approvvigionamento del termocamino.
E' per tutti questi motivi che sono passato ad una stufa a pellet ed il
caminetto lo uso come fa Cabestano :)
sempre IMHO :D
Condividere un'idea è sempre una buona idea :)
gibor
Messaggi: 1438
Iscritto il: mar 19 lug 2011 11:04 am

Messaggio da gibor »

Nulla da eccepire Mariobrossh, grazie anche a te per aver condiviso la tua opinione, anche se bisogna dire che se uno vuole gli inserti termocamino a pellet esistono, non si è obbligati a relegarlo come complemento d'arredo :-D
Personalmente credo che il pellet come combustibile non sia tanto vantaggioso, e non perchè spesso è volgare segatura di scarto spacciata per chi sa che cosa, ma per i vantaggi economici rispetto il costo del metano.
Dico questo perché servono quasi tre kg di legno di buona qualità (pellet o intero non cambia nulla) per produrre le kcal di mt cubo di metano, sarà il pellet quasi autonomo nel funzionamento, ma per il il resto fate i conti con la bolletta del gas e regolatevi. :roll:
Avatar utente
mariobrossh
Moderator Maximo
Messaggi: 17229
Iscritto il: lun 17 ago 2009 9:11 am
Località: Cosenza

Messaggio da mariobrossh »

Già fatto ma siccome da me non c'è il metano non ho alternative, in ogni caso
il risparmio è legato a molti fattori, tra cui l'efficienza energetica della casa e
le ore di riscaldamento di cui si ha bisogno, anche per la stufa a pellet vale
lo stesso discorso del termocamino, deve stare accesa almeno 8/10 ore
altrimenti il gioco non vale la candela, io ad esempio con circa 6 euro al
giorno di pellet (+/- un sacco e mezzo) riesco a starci, non credo che con 6
euro al giorno di metano si riescono a coprire 10 ore di riscaldamento,
almeno questo è quello che mi dice chi usa il metano nella mia stessa zona
climatica che difficilmente d'inverno scende sotto gli 8° :)
Condividere un'idea è sempre una buona idea :)
Avatar utente
cabestano
Messaggi: 1246
Iscritto il: dom 23 dic 2012 8:38 am
Località: piemonte
Contatta:

Messaggio da cabestano »

Purtroppo la topografia della mia casa introduce ulteriori difficoltà all' uso del caminetto con inserto ad aria, essendo tre superfici relativamente piccole distribuite su 3 piani, dovrei installare canalizzazioni con relative opere murarie, stessa cosa vale per il modello ad acqua, raccordarmi con la caldaia esistente richiederebbe consistenti opere murarie, che per svariati motivi non mi sento di sostenere. Ciò non toglie che esteticamente siano molto validi e, se dovessi ristrutturare ora, penserei ad un impianto misto caminetto idro-caldaia a metano, io abito in una zona climatica dove in inverno raramente si sale sopra agli 8 gradi centigradi !!! :cry:
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger
Avatar utente
Scintilla
Messaggi: 582
Iscritto il: mar 01 feb 2011 4:56 pm

Messaggio da Scintilla »

mariobrossh ha scritto:Già fatto ma siccome da me non c'è il metano non ho alternative, in ogni caso
il risparmio è legato a molti fattori, io ad esempio con circa 6 euro al
giorno di pellet (+/- un sacco e mezzo) riesco a starci, non credo che con 6
euro al giorno di metano si riescono a coprire 10 ore di riscaldamento,
almeno questo è quello che mi dice chi usa il metano nella mia stessa zona
climatica che difficilmente d'inverno scende sotto gli 8° :)
Quando andavo a scuola il professore ci faceva spesso una domanda trabocchetto: Pesa di più un kg di paglia o un kg di ferro?
In questo contesto a mio parere la cosa è molto semplice e cioè se 1 Kg di pellet di buona qualità sviluppa circa 4,5 Kwh e 1 m/cubo di gas metano sviluppa circa 9,5 Kwh e per riscaldare una casa servono x-Kwh basta dividere per il combustibile scelto e si avra il costo orario.
Perciò dire che con 6 € copri 10 ore di riscaldamento è un po poco, ossia cosa scaldi ? con che temperatura? ma sopratutto con che comfort?
Ciao a tutti.....Carlo
Avatar utente
mariobrossh
Moderator Maximo
Messaggi: 17229
Iscritto il: lun 17 ago 2009 9:11 am
Località: Cosenza

Messaggio da mariobrossh »

a parte che un kg di pellet costa +/- 30 centesimi mentre un metro cubo di
metano tra 0,80 e 1,20 a seconda della regione, quindi a parità di ore
di accensione il risparmio è notevole, considera che casa mia che è circa
160 mq calpestabili e riesco a tenerla attorno ai 18/20° con temperature
esterne non inferiori a 7/8°, l'unica differnza col gas (gpl) è che i radiatori
raggiungono prima la temperaratura, ovviamente, nonostante il risparmio
potendo scegliere opterei per il metano sia per l'approvvigionamento del
pellet sia per la mancanza di manutenzione, fatta eccezione per il controllo
annuale sulla caldaia ;)
Condividere un'idea è sempre una buona idea :)
Avatar utente
Scintilla
Messaggi: 582
Iscritto il: mar 01 feb 2011 4:56 pm

Messaggio da Scintilla »

Mario....guarda che non è una critica negativa, anzi.....
E' solo per cercare di far capire se conviene o non conviene.
Ciao a tutti.....Carlo
Rispondi